Giorgio Armani, il “Re” della moda, ha lasciato un’eredità senza tempo, definita da un codice (Il "Codice Armani") di stile sofisticato e moderno. La copertina di Time del 1982, che lo chiamava “Gorgeous”, celebrava non solo il suo nome, ma un’estetica che ha rivoluzionato la moda.
Armani ha destrutturato le giacche, rendendole morbide e adattabili, eliminando rigidità per valorizzare sia uomini che donne, come la dirigente Marisa Bellisario, che incarnava la donna Armani: “sapiente ma allegra, contenuta ma audace”. Il suo stile, ispirato agli anni Trenta ma contemporaneo, si rifletteva nei toni bianco/nero, seppiati, con colli appoggiati e gonne al ginocchio, un minimalismo calcolato in “centimetri misurati” e stoffe che “debbono cadere bene”.Dall’ex vetrinista della Rinascente, Armani ha creato un impero che spazia dalla moda a ristoranti, hotel e locali, come la Capannina di Forte dei Marmi.
Giorgio Armani, il testamento sui social: "Un segno di impegno e rispetto"
Lo stilista Giorgio Armani è morto oggi all'età di 91 anni a Milano. "Con infinito cordoglio - si...La sua azienda, con 8.700 dipendenti e 2,3 miliardi di ricavi nel 2024, è ora gestita dalla fondazione creata nel 2016, guidata da Pantaleo Dell’Orco e Irving Bellotti, con Andrea Camerana come possibile successore. La fondazione manterrà la missione di “assicurare l’attenzione all’innovazione, all’eccellenza, qualità e ricerca del prodotto”, con una gestione finanziaria cauta e reinvestimento degli utili.Armani, con il suo “greige” e il “blu Armani”, ha imposto un gusto milanese e internazionale, influenzato da “l’odore delicato e inebriante delle rose” della sua infanzia e dal rigore delle “vestine di mia madre”. Il suo stile, unico e inimitabile, resta un pilastro della moda mondiale.