A portare alla sbarra Chiara Ferragni ci ha pensato “nonna Adriana”. Si tratta di una pensionata di 76 anni, originaria di Avellino. L'anziana ha comprato alcuni pandori griffati dall’influencer convinta di contribuire a un’iniziativa solidale. Quando ha scoperto che le cose non stavano come credeva, ha deciso di costituirsi parte civile. È lei, dunque, il volto simbolico dell’avvio del processo sul cosiddetto "Pandoro gate" che vede imputata la 37enne per truffa aggravata in concorso. “Voleva fare beneficenza – ha spiegato la sua legale, Giulia Cenciarelli – è una fervente cattolica e solo ad aprile ha scoperto che l'iniziativa non corrispondeva a quanto promesso”.
Il procedimento come è noto riguarda l'operazione commerciale che vedeva al centro il dolce natalizio “Pink Christmas” Balocco e con le uova Dolci Preziosi. Secondo la Procura di Milano, le campagne pubblicitarie avrebbero fatto credere ai consumatori che parte del prezzo di vendita fosse destinato a ospedali e progetti benefici. In realtà, i contributi versati dalle aziende sarebbero stati predeterminati e modesti, a fronte di profitti ingiusti stimati in oltre due milioni di euro.
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Negli ultimi due anni, la Fenice di Chiara Ferragni è passata dall’essere una macchina ben oliata della com...All’udienza preliminare, celebrata a porte chiuse, Chiara Ferragni non era presente, in aula soltanto i suoi legali difensori, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana. I due hanno garantito che la loro assistita comparirà in seguito “per rispetto della giustizia e per difendere la propria innocenza”. Con lei, sul banco degli imputati, ci sono l’ex manager e collaboratore di fiducia Fabio Maria Damato e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-Id, titolare del marchio Dolci Preziosi. Per Alessandra Balocco, amministratrice della storica azienda dolciaria piemontese, il fascicolo è stato chiuso a seguito della sua scomparsa.
Gli inquirenti, i pm Cristian Barilli ed Eugenio Fusco, contestano agli imputati di aver usato la beneficenza come strumento ingannevole di marketing nel biennio 2021-2022, attirando follower e clienti con post e spot ritenuti fuorvianti.
Oltre a “nonna Adriana”, che chiede un risarcimento simbolico che ha chiarito di voler devolvere in beneficenza, si sono costituite parte civile anche due associazioni dei consumatori, Adicu e Casa del Consumatore. Diverso invece l’atteggiamento del Codacons, che ha preferito ritirarsi dopo aver raggiunto un accordo economico con l’influencer nei mesi scorsi.
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Un ritorno di fiamma per Chiara Ferragni. L'influencer si trova in vacanza a Ibiza assieme ai due figli, Leone e Vit...Sarà il giudice della terza sezione penale, Ilio Mannucci Pacini, a decidere nella prossima udienza del 4 novembre sull’ammissibilità delle costituzioni. Nel frattempo, la linea difensiva di Ferragni resta chiara: nessun reato penale, e una vicenda già sanata sul piano amministrativo con il pagamento complessivo di 3,4 milioni di euro tra sanzioni Antitrust e donazioni.