Recitava le previsioni del tempo con garbo e competenza, calma e gentilezza, spiegando a tutti i cambiamenti climatici e cosa dovevamo aspettarci il giorno dopo. Il sorriso e il parlare forbito capace di arrivare a tutti era un compagno delle nostre giornate, anche perché raramente sbagliava e per questo era seguito con affetto. Paolo Sottocorona, di lui stiamo parlando, stimato meteorologo e uno dei volti più amati di La7, ci ha lasciati ieri a 77 anni e la notizia della sua morte è stata data nel telegiornale della sera. Ad annunciare al pubblico la scomparsa Enrico Mentana: «Un nostro lutto, grave. Se n’è andato Paolo Sottocorona», ha poi scritto il direttore del Tg7 su Instagram, condividendo una foto in cui Sottocorona era sorridente, esattamente come quando spiegava al pubblico cosa sarebbe accaduto il giorno dopo per il tempo. Perché era proprio questa la parola che ha contrassegnato la carriera di Sottocorona a tal punto da aver chiamato la sua rubrica Tempo al tempo. Quest’estate invece aveva smascherato le bufale sul supercaldo che circolavano su giornali e tv.
Nato a Firenze nel 1947, dopo gli studi classici si era iscritto alla facoltà di ingegneria che ha frequentato per quattro anni prima di entrare, nel 1972, nel Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare con il grado di ufficiale. Fino al 1986 è stato addetto dell’Ufficio Meteorologico dell’aeroporto di Guidonia, poi del Centro Nazionale di Meteorologia che lasciò nel 1993 con i gradi di capitano, subito dopo aver partecipato da protagonista alla V Spedizione Italiana in Antartide durante la quale studia i fenomeni meteo che caratterizzano il Polo Sud. Esperienza che gli sarebbe servita nel prosieguo della carriera.
Paolo Sottocorona, il retroscena di Angelicchio: "Non tutti lo sanno"
Una morte improvvisa, che ha lasciato tutti di stucco quella di Paolo Sottocorona. A darne il triste annuncio è s...Fu a quel punto, difatti, che abbandonata l’arma scelse di dedicarsi alla divulgazione televisiva, dapprima in Rai dove dà vita alla rubrica delle previsioni del tempo per la trasmissione Unomattina. Poi il primo approdo all’allora Telemontecarlo, la futura La7 di Urbano Cairo, per realizzare il format Tappeto Volante. Di nuovo un passaggio in Rai per curare il programma documentaristico Geo&Geo con Licia Colò, un’altra esperienza originale per la Federazione Italiana Vela dove assume le vesti di formatore degli istruttori, infine il ritorno a Telemontecarlo dove, nel nuovo millennio, dà vita a quella che sarà l’esperienza professionale che lo ha fatto conoscere, e soprattutto apprezzare, dal grande pubblico. Lì cura 12 puntate di La posta del Meteo, rubrica settimanale di approfondimenti e divulgazione, coinvolgendo anche il pubblico a casa. Stessa cosa quando, nell’estate 2000, è autore e conduttore di 55 numeridi Sotto questo Sole, striscia quotidiana di informazione stagionale su clima, ambiente, salute, viaggi.
Da inizio millennio si dedica alle previsioni del tempo, in onda ogni mattina dopo la rassegna stampa con cadenze che sono diventate appuntamenti fissi: alle 7:32 precise e, al termine del telegiornale, alle 7:55. Quindi all’interno di Coffee Break alle 10:30 e di L’Aria che tira alle 13:00.
Sottocorona ha anche pubblicato studi, articoli e reportage per il sito Centrometeo, con i quali si è avvalso di materiale scientifico per spiegare meglio, su La7, il meteo ai telespettatori. Con l’idea di rendere le problematiche e le curiosità del meteo comprensibile a tutti, ha dato alle stampe nel 2010, il libro per bambini Che cosa sanno le nuvole?.
I colleghi di La7 e tutti coloro che hanno lavorato con Paolo Sottocorona lo ricordano con grandissimo affetto, non solo per la sua professionalità, ma anche per il suo garbo, la sua gentilezza e la sua profonda empatia. E il pubblico che non mancava mai a una sua sorridente previsione del tempo, anche.