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Francesca Albanese passa il limite, insulta l'Italia: "Ignorante"

di Roberto Tortoralunedì 13 ottobre 2025
Francesca Albanese passa il limite, insulta l'Italia: "Ignorante"

(Mediaset Infinity)

2' di lettura

Il piano di pace di Trump ha portato al cessate il fuoco, al ritiro delle truppe da Gaza e alla liberazione dei primi 7 ostaggi, tenuti prigionieri da quel terribile “7 Ottobre”. Nonostante ciò, c’è chi punta ancora il dito contro il presidente americano e contro Netanyahu, come la relatrice indipendente del’ONU, Francesca Albanese, intervistata dal programma “4 di Sera”.

Per tutta risposta, Fratelli d’Italia ha pubblicato un post su Facebook in cui stigmatizza l'atteggiamento della Albanese: “L'arroganza e il nervosismo di chi ha capito che non potrà più costruire la propria carriera sulla tragedia del Medio Oriente”, si legge sul profilo social del partito. Tanta rabbia dopo l’intervista in cui la Albanese, in sostanza, boccia il piano di pace e contesta le manifestazioni che ricordano il 7 Ottobre: “Non mi sembra corretto, la resistenza palestinese è vecchia almeno 60 anni, per me il genocidio dal punto di vista legale è cominciato il 9 ottobre da quando è stato eseguito l'ordine di tagliare i viveri a Gaza. In un Paese come questo, che è abbastanza ottuso e ignorante su quella che è la resistenza dal punto di vista del diritto internazionale, nella storia della decolonizzazione etc., c'è una ignoranza della storia e della resistenza del popolo palestinese". Insomma chi non la pensa come lei è "ignorante".

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Infine ha aggiunto: "Che è stata soprattutto pacifica, in parte armata e occasionalmente violenta e quando lo è stata, tipo il 7 ottobre, è stata violentissima. Il piano Trump? C'è un grande assente, cioè la considerazione di ciò che è necessario al popolo palestinese, che esce completamente sconfitto. Questo piano pugnala al cuore, viene rimosso il diritto all'autodeterminazione, il diritto di scegliere il proprio destino per sé. Si chiamano in causa i palestinesi per cooptazione tecnocratica e non si parla di giustizia, ma di ricostruire Gaza sulle macerie di un genocidio, sulle fosse comuni note e ancora da accertare di un genocidio, quindi questo piano è un'offesa alla dignità umana, al diritto internazionale e alla giustizia”.

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