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Vittorio Sgarbi, la perizia prima del matrimonio: cambia tutto?

martedì 23 dicembre 2025
Vittorio Sgarbi, la perizia prima del matrimonio: cambia tutto?

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Il Tribunale di Roma - secondo quanto anticipato da Gianluigi Nuzzi a Dentro la notizia su Canale 5 - ha deciso che per Vittorio Sgarbi non è necessario un amministratore di sostegno, ma è stata disposta una perizia medica per valutare se il critico d’arte «sia in grado di comprendere il significato e le conseguenze personali, patrimoniali e giuridiche, delle decisioni di particolare complessità e rilevanza».

Il Tribunale di Roma - rende noto la figlia Evelina - ha deciso di nominare un medico Ctu, la psicologa psicoterapeuta Lili Romeo, per accertare se Sgarbi «presenti condizioni psicologiche, psicopatologiche o cognitive tali da incidere sulla capacità di autodeterminarsi in relazione al compimento di atti di straordinaria amministrazione e all’esercizio dei diritti personalissimi». Il Ctu dovrà dire in particolare «se la persona sia in grado di comprendere e valutare il significato e le conseguenze personali, patrimoniali e giuridiche delle decisioni di particolare complessità e rilevanza, con specifico riferimento alla capacità di testare, alla gestione straordinaria del patrimonio e alla scelta di contrarre matrimonio, valutando l’autenticità e la stabilità della volontà decisionale».

«Finalmente oggi è arrivato un primo importantissimo segnale che lascia ben sperare per quanto riguarda la salute di mio padre e la tutela della sua capacità di comprendere gli effetti di scelte straordinarie inerenti l’esercizio dei suoi diritti personalissimi», ha sottolineato Evelina Sgarbi. E ancora: «Finalmente dopo mesi di macchina del fango contro di me e contro di chi mi è stato vicino, dopo interminabili giorni di guerra con insidie, tranelli, battutine, intimidazioni e calunnie verso di me, di mia madre, e di coloro che mi stanno supportando con grande impegno e generosità, con tanto di telefonate contro per provare a tacitarmi e a mettermi in cattiva luce, ecco un primo importante segnale che fa ben sperare. La battaglia che sto portando avanti e che ha come obiettivo unicamente quello di tutelare mio padre, la sua salute e la sua dignità e i suoi interessi forse non è stata vana. Purtroppo questo per me sarà comunque un Natale triste perché so che mio padre continua a non stare bene».