Marche: indagati il presidente della regione Spacca e altri consiglieri per spese folli, tra queste anche un libro hot
Un nuovo caso di spese pazze. Il canovaccio è sempre quello: consiglieri regionali utilizzano fondi pubblici per spendere e spandere a piacere, cambia solo l'ambientazione, questa volta siamo nelle Marche. Su 47 indagati per peculato, 42 sono consiglieri regionali, tra i quali spiccano il presidente della regione Gian Mario Spacca e il segretario regionale del Pd Francesco Comi, i restanti 5 sono addetti alle segreterie. Si salvano invece il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi e la consigliera Letizia Bellabarba, entrata nell'Assemblea nel 2013. Le indagini - Le indagini della Guardia di finanza di Ancona erano partite nell'ottobre 2012, tra le voci finite nel mirino: spese per ristoranti, telepass, 350 euro per un convegno per la sanità, un frigorifero, 250 euro per un cambio gomme, regali natalizi, cesti di vini, targhe per un torneo di calcetto e anche il libro hot Il segreto delle donne, viaggio nel cuore del piacere, tutto pagato con fondi pubblici ovviamente. La spesa più corposa riguarda la voce ristoranti, scontrini che non dovrebbero avere rimborso, visto che la Regione offre la mensa interna ai propri dipendenti. Il budget dei gruppi consiliari della Regione Marche è di circa 360 mila euro l'anno. Ad essere indagati sono consiglieri in carica, assessori ed ex consiglieri (come il parlamentare del Pd Paolo Petrini). La mosca bianca della situazione è il presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi, che ha rinunciato ai rimborsi spese. Le risposte - "Le indagini preliminari sono ancora in corso, non è quindi possibile ipotizzare quale sarà l'esito dell'evoluzione della vicenda" dice il governatore Spacca e continua:"L'unica novità intercorsa è la richiesta di proroga di 6 mesi del termine delle indagini preliminari". Appena appreso dell'indagine nel maggio 2013, la Giunta ha deliberato la costituzione di parte offesa della Regione Marche nel procedimento. "Tale scelta ribadisce che il principio di legalità è il nostro punto di riferimento" dichiara Spacca. Il vice presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche, Giacomo Bugaro, altro indagato, si difende dicendo:"Qui non ci sono spese pazze, forse, tutto al più errori contabil o interpretazioni sbagliatte rispetto a una vecchia legge, che abbiamo prontamente modificato e reso più rigida e stringente" e incalza: "Chi pensa che nelle Marche ci siano casi simili a quelli riscontrati in altre regioni rimarrà deluso perchè il comportamento dei nostri consiglieri è da sempre improntato alla serietà" e conclude:"Il nostro Consiglio è il più virtuoso d'Italia". Bugaro si dice sereno e tranquillo, fiducioso nei confronti del lavoro della magistratura.E mentre Sollazzi ricorda che nessun consigliere regionale ha ricevuto un avviso di garanzia, ammette di avere un'unica preoccupazione: il protrarsi dei tempi dell'inchiesta, dichiara infatti:"Siamo a fine legislatura: sarebbe difficoltoso avvicinarsi alle elezioni regionali del 2015 con un'indagine ancora in corso"