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Letta minaccia i falchi Pdl e Pd:"Hanno trasformato politica in odioA ottobre nuova legge elettorale"

Il premier sul palco del Meeting di Cl: "Gli italiani puniranno chi antepone i propri interessi di parte al bene comune"

Matteo Legnani
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Chi si aspettava riferimenti diretti al caso-Berlusconi è rimasto deluso. Ma, parlando sul palco di Rimini nella giornata inaugurale del Meeting di Cl, il premier Enrico Letta è entrato nel vivo della situazione politica attuale, difendendo a spada tratta le larghe intese e andando all'attacco dei "falchi" del Pdl e del Pd, che ha definito "portatori di conflitto perchè privi di altri argomenti e programmi". Colpevoli "di aver trasformato la politica in pura contrapposizione, scontro con l'avversario" per non doversi misurare coi programmi e con gli impegni presi. Letta, che ha parlato dopo il video-messaggio di Giorgio Napolitano incentrato sull'Europa e sulla crisi economica, ha forse voluto lanciare un avvertimento a quanti nel Partito democratico si preparano allo "scontro finale" col voto di estromissione di Silvio Berlusconi dal Senato e a quanto nel Popolo della libertà minacciano di staccare la spina al suo governo se il Cavaliere sarà estromesso dal Parlamento: "Gli italiani puniranno chi antepone i propri interessi di parte al bene comune, che è l'uscita dalla crisi economica". Per poi spingersi a parlare dell'autunno e della sua intenzione di arrivare all'approvazione della nuova legge elettorale "entro ottobre", dando per contato che la "finestra elettorale" a cavallo tra ottobre e novembre si chiuderà senza colpo ferire.

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