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Berlusconi vola nei sondaggi, se si votasse oggi al centrodestra Camera e Senato

Silvio Berlusconi

I venti di crisi ormai sono alle porte e i partiti iniziano la campagna elettorale. Nonostante la condanna, il Cav può raddoppiare i suoi eletti, Monti rischia di scomparire e i dem di sprofondare. Stabile Grillo

Ignazio Stagno
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"Se non concederanno l'agibilità al Cav, salta tutto". "Subito al voto e Napolitano si faccia da parte". "Non possiamo barattare la legalità con la durata del governo". Nell'ordine Pdl, M5S e Pd chiedono la stessa cosa: il voto anticipato. Il coro appare unanime. Al netto delle resistenze delle colombe di tutti gli schieramenti, i partiti si preparano per tornare alle urne. Ma se si votasse tra una manciata di mesi cosa accadrebbe? Il quadro che esce dagli ultimi sondaggi parla chiaro: il Cav, nonostante la condanna porterebbe gli azzurri a palazzo Chigi. Senza abrogazione del Porcellum, il Pdl e le altre forze politiche a sostegno del Cavaliere – questo dicono i dati finora disponibili – potrebbero addirittura raddoppiare il numero dei propri rappresentanti che siedono in Parlamento. Il Cav avanti alla Camera - Oggi la coalizione di centrodestra, composta da Pdl, Lega Nord e Fratelli d'Italia, vanta in Parlamento solo 126 deputati e 117 senatori. Ma i sondaggi realizzati tra il 30 luglio e il 5 agosto da tre autorevoli istituti di ricerca, Swg, Tecnè e Ipr Marketing, indicano i partiti a sostegno di Berlusconi in chiaro vantaggio sullo schieramento di centrosinistra. La forchetta del vantaggio sul centrosinistra oscilla da un massimo di 5,5 per Swg a un minimo di 1,5 per Ipr. In media la coalizone del Cav si attesta al 36% dei consensi contro il 33% del centrosinistra. Se si votasse oggi, il Pdl e i i suoi alleati conquisterebbero senza fatica l'ampio premio di maggioranza di 340 seggi alla Camera. Il centrodestra a Montecitorio salirebbe a quota 200 deputati contro i 126 attuali. Nel dettaglio il Pd passerebbe da 97 a 256 deputati, la Lega da 20 a 38, Fratelli d'Italia da 9 a 31. Nel nuovo parlamento ci sarebbe spazio anche per La Destra di Storace che con il porcellum porterebbe in aula ben 16 deputati.  Crollo Pd - Se invece si guarda sulla sponda del centrosinistra, lo scenario di un voto anticipato ha le solite sembianze: un flop. Sono 339 oggi alla Camera i seggi di Pd, Sel, Centro Democratico e Partito Socialista, ai quali vanno poi aggiunti i 5 rappresentanti delle minoranze linguistiche. Potrebbero diventare 159 (-180) in caso di vittoria del centrodestra. A franare sarebbe soprattutto il Pd. I democratici secondo gli ultimi sondaggi sarebbero al 25,5% stando così le cose il Nazareno scenderebbe da quota 293 a 123 onorevoli (-170). Sel invece potrebbe calare dagli attuali 37 a 30 onorevoli. Cd e Psi, infine, dovrebbero accontentarsi di meno di 10 seggi. In calo anche il Movimento Cinque Stelle. Il partito di Beppe Grillo viene stimato oggi da Swg, Tecnè e Ipr tra il 17 e il 19% delle preferenze. Alla Camera il gruppo dei grillini potrebbe dunque ridursi da 106 a 87 unità. La coalizione di centro che si è unita nel Scelta Civica, infine, è scesa nei sondaggi sotto il 7%, e i "montiani" in alla Camera potrebbero ridursi da 47 a 31 deputati. Cdx vola in Senato - Ma la vera partita si gioca al Senato. Secondo le ultime rilevazioni raccolte da Scenari politici.com, anche a palazzo Madama ci sarebbe un exploit del centrodestra. Se si votasse oggi lo schieramento del Pdl si fermerebbe precisamente a quota 146 seggi, 29 in più degli attuali 117, ma 12 in meno dei 158 necessari per l'autosufficienza numerica. Ma a crollare sarebbe soprattutto il Pd. Il centorsinistra, che vanta oggi 118 senatori (108 Pd, 7 Sel e 3 Psi), potrebbe crollare a quota 108. Il Movimento 5 Stelle invece potrebbe confermarsi sui livelli di febbraio, ottenendo 55 seggi contro i 54 conquistati alle politiche. Monti in fine sarebbe al capolinea. A stento riuscirebbe a conservare 5 seggi. (I.S.)

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