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"Tuo governo del disfare""Stai zitto, tassatore"E' rissa tra Monti e Letta

Il premier replica agli impietosi giudizi del suo predecessore: "Con lui aumentate tasse e pressione fiscale"

Matteo Legnani
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Quando Lilli Gruber, all'inizio della puntata di "Otto e mezzo", gli ha chiesto un commento alla frase dell'ex presidente del Consiglio Mario Monti che aveva definito il suo "un governo del disfare", Enrico Letta non ha battuto ciglio: "Non posso fare altro che prenderne atto" ha detto. Ma poi, nel corso della puntata, Letta ha cacciato lì un paio di numeri che sono state autentiche frecce al cuore del Prof e del suo governo di tecnici. Alla Gruber che gli chiedeva una replica alle critiche bipartisan ricevute dalla sua legge di stabilità, il premier ha opposto che "si tratta della prima manovra che non alza le tasse. Ed è così davvero, visto che le due precedenti, quella del 2012 e quella del 2013 le hanno alzate, rispettivamente, per 35 e 43 miliardi". Passato qualche minuto, il secondo dardo a Monti, questa volta sulla pressione fiscale: che, ha spiegato Letta " era del 42, 3% nel 2011, è salita al 44,1% nel 2012 e al 44,3 nel 2013". Tiè. Così impari a parlar male del mio governo. Era successo che domenica, a "In mezz'ora" Monti abbia usato parole come macigni nei confronti del governo larghe intese targato Letta: prima dicendo che il suo destino e le sue mosse sono legate al destino e al volere di berlusconi (se mi eviti la decadenza ti do il via libera alla manovra altrimenti...) e poi dicendo che "questo mi sembra più il governo del disfare". Come a dire: stai rovinando tutto quel che avevo fatto io. Una cosa è certa: tra frecciate velenose e repliche altrettanto piccate, tra i due è sceso un gelo glaciale. 

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