Cerca
Cerca
+

Vittorio Feltri a Matteo Salvini: "Rimettiti in riga e manda i grillini a fare in cu***"

Davide Locano
  • a
  • a
  • a

Della manovra ho capito poco e di questo poco non condivido nulla. Il governo vuole aiutare i poveri, quelli che lavorano in nero e non denunciano un euro, e allo scopo sottrae soldi agli italiani rendendoli tutti più poveri. Operazione fantastica. Tasse a iosa, siamo al trionfo del fisco, altro che aliquota unica e bassa, distribuzione di quattrini a cani e porci, e via andare. Tel chi el rinnovamento colorato di giallo e di verde. L' esecutivo è impegnato a spendere capitali che non ha, risparmia sulle gocce e spreca sugli ettolitri. Ma la cosa più tragica è il fatto che il Parlamento è stato costretto, come in Turchia, ad approvare leggi che neppure ha letto e non ha potuto discutere. Non gliele hanno fatte vedere neanche di striscio, quindi ha votato al buio, mandando a puttane la democrazia rappresentativa. Cose mai avvenute in passato, nemmeno al tempo del fascismo. Il duce al confronto di Di Maio, Conte e Salvini era un sincero liberale. Anche Stalin e Hitler avevano più rispetto delle regole democratiche di quanto ne abbiano questi quattro scarrafoni brutti perfino per mamma loro. I quali sono riusciti a segare le pensioni (altro che la Fornero), a salvare il papà di Di Maio, a vietare la costruzione delle grandi opere, a inasprire le imposte su ogni fronte, a ridurre i posti di lavoro, a premiare i lazzaroni nonché a regalare due miliardi alla Sicilia negando l' autonomia a Lombardia e Veneto. Un governo così si pone in concorrenza, in quanto a dannosità, alla peste bubbonica. L'unica speranza è che Salvini si renda conto di essersi venduto per due pizze e due babà ai napoletani e, in un soprassalto di dignità, si rimetta in riga inviando i grillini dove sono venuti, ovvero a fare in culo. Altrimenti ce li spediranno gli elettori, basiti dinanzi allo sfacelo in atto. Non siamo polemici, ma semplicemente schifati da questo modo di condurre la res publica. Sapevamo che i cinquestelle erano e sono degli analfabeti di ritorno e di andata, tuttavia non immaginavamo che i leghisti, eccellenti amministratori, fossero in grado di emularli nel peggio. Congratulazioni. di Vittorio Feltri

Dai blog