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Matteo Salvini "bullo penoso poveraccio". L'assessore di Sala lo ricopre di insulti

Giulio Bucchi
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Dalla "Stramilano" alla "stra-insulto", contro Matteo Salvini ovviamente. A Milano, capitale progressista d'Italia, il sindaco Beppe Sala parla di Ramy e dello Ius soli: "Non voglio mettere il cappello su questi fatti, come fanno in tanti. I temi sono complessi...". Ma quando gli ricordano che il ministro degli Interni ha ironicamente invitato il 13enne "eroe" dell'autobus dirottato mercoledì scorso a San Donato a candidarsi in Parlamento per portare avanti la battaglia della cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia, Sala replica secco: "Mi sembra una risposta che non ha senso, è un modo per sfuggire al dibattito". Leggi anche: "Caro Ramy, ecco cosa non hai capito". Sallusti a valanga sul 13enne Ad alzare il tiro è uno dei suoi assessori più in vista, Pierfrancesco Majorino, titolare alle Politiche Sociali, secondo cui Salvini "è un penoso poveraccio, ancora una volta protagonista di un comportamento degno di un bullo. A Milano e nelle altre città servono di nuovo attribuzioni simboliche di cittadinanze ai nostri piccoli e giovani concittadini".

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