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Giancarlo Giorgetti e i dossier del Movimento 5 stelle: ne hanno su tutti

Cristina Agostini
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I Cinque stelle "hanno dei dossier su tutti, anche su di noi...". Il sospetto che gira a Palazzo Chigi è di Giancarlo Giorgetti. Non che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio abbia paura di questi documenti segreti, riporta il Corriere della Sera in un retroscena. I fedelissimi che hanno ascoltato questa confidenza sanno bene che Giorgetti, dai tempi di Umberto Bossi, ne ha viste di ogni e non sono certo i grillini a spaventarlo. Eppure deve essersi quantomeno sorpreso quando in Consiglio dei ministri che a inizio febbraio doveva istruire la pratica del rinnovo di Luigi Federico Signorini alla vicedirezione generale della Banca d'Italia i componenti pentastellati del governo si sono presentati con, appunto, "un dossier" su di lui. "Come se in qualche modo l'obiettivo fosse collegare in maniera pretestuosa la sua provenienza toscana al mondo renziano...". E infatti il rinnovo saltò. Leggi anche: Tra i grillini circola questo documento-schifezza: "I dodici punti per dimostrare in tv che Salvini..." Ora il caso di Giovanni Tria. "Credo si tratti di una vendetta politica interna al M5S. Lì dentro c'è una cyberguerra. Alla Casaleggio c'era una fobia nei miei confronti e tutti quelli che erano stati vicini a me erano visti con sospetto e subivano uno spionaggio stile Stasi", aveva confidato qualche tempo fa uno dei primi espulsi del M5S, Giovanni Favia.

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