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Pd, Nicola Zingaretti scaricato da tutti candida il super-giudice: che caso, chi corre alle Europee

Cristina Agostini
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Il Pd di Nicola Zingaretti sta chiudendo la rosa dei capilista per il Sud per le prossime elezioni europee e spunta il nome di Franco Roberti, ma non solo. Dopo il sì di Giuliano Pisapia e Carlo Calenda e i clamorosi no di Lucia Annunziata e Marco Minniti, il partito democratico è in dirittura d'arrivo. Hanno infatti detto sì l'ex procuratore antimafia Roberti ma anche Pietro Bartolo, medico di Lampedusa impegnato nell'accoglienza dei migranti, e Caterina Chinnici, magistrato e figlia del giudice Rocco, assassinato dalla mafia nel 1983. Sarà proprio Chinnici a guidare le liste nelle isole davanti a Bartolo. Nomi di cui si era parlato nei giorni scorsi e che saranno ufficializzati durante la direzione che dovrebbe tenersi giovedì 11 aprile o, al più tardi, venerdì: all'ordine del giorno - stando a quanto si apprende da fonti parlamentari - c'è l'approvazione delle liste e non ancora la segreteria, come pure era stato ipotizzato. Leggi anche: Rinaldi e la sorpresa bionda. Gli eurocandidati della Lega? Nomi clamorosi per Salvini "È grande la soddisfazione di poter annunciare che Franco Roberti ha accettato di guidare la nostra lista alle elezioni europee nella circoscrizione Sud", ha annunciato Zingaretti, "ed è per me un grande onore che Roberti, ex procuratore nazionale Antimafia, abbia accettato di essere con noi in questo importante passaggio". Roberti, 71 anni, ha dedicato la sua vita alla lotta alla criminalità organizzata in Italia, da quell'avamposto che è la Procura di Napoli. La sua carriera comincia nel 1982 quando diventa sostituto procuratore nel Tribunale del capoluogo campano, carica che ricoprirà per quasi undici ann. Nel 1993 arriva la nomina a sostituto procuratore antimafia presso la Direzione Nazionale Antimafia. Nel 2001 diviene procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. Nel 2006 passa a coordinare la Direzione Distrettuale Antimafia sempre a Napoli e da qui conduce la battaglia dello stato contro il Clan dei Casalesi, che portò alla sconfitta dell'organizzazione con l'arresto di tutti i latitanti. Nel 2009 diviene Procuratore della repubblica presso il Tribunale di Salerno e coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. nel 2013 il Consiglio Superiore della Magistratura lo nomina Procuratore Nazionale Antimafia che egli manterrà fino al pensionamento, nel 2017. Nel 2018, infine, l'ingresso in giunta alla regione Campania.

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