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Il sondaggio di Antonio Noto: un italiano su due dice no al voto anticipato. Grosso guaio per la Lega

Cristina Agostini
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Dalle urne del 26 maggio è uscita un'Italia diversa: in un anno la Lega ha raddoppiato i voti mentre il M5S li ha dimezzati. In altri tempi questo trend avrebbe generato immediatamente una crisi di governo, oggi invece i due leader Salvini e Di Maio dichiarano che la legislatura proseguirà per i prossimi 4 anni", scrive Antonio Noto illustrando il suo sondaggio su Il Giorno. "Se Salvini non preme sull'acceleratore delle elezioni anticipate, nessuno degli altri leader, per varie ragioni, nei fatti rincorre la possibilità di urne a settembre, anche perché con i risultati delle europee sia l'opposizione che il M5s potrebbero donare su un piatto d' argento le chiavi di Palazzo Chigi a Salvini, se si alleasse solo almeno con la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni". Leggi anche: Indiscreto: Mattarella ha deciso, si va a votare. Cosa ha spinto il Quirinale a rivedere le strategie In mezzo ai giochi di potere ci sono gli italiani. "Da quando si è formato questo governo i livelli di fiducia a Salvini sono stati sempre superiori a quelli di Di Maio", sottolinea il sondaggista. "Se a luglio dello scorso anno c' era una differenza tra i due di soli 3 punti, a favore del leghista, oggi il livello di fiducia a Salvini è del 48% mentre a Di Maio è del 28%. Una differenza di 20 punti, molto di più della distanza che si è registrata alle elezioni europee tra Lega e 5S". Però "la maggioranza degli italiani non chiede elezioni anticipate, a patto ovviamente che i due alleati di governo non litighino su tutto, come è accaduto nell'ultimo mese. Infatti il 54% dichiara di essere contro la possibilità di anticipare a breve l'apertura delle urne e al contempo il 52% giustifica questa propria opinione con il fatto che domenica scorsa si è votato per le europee. Anche se il 41% dice che il voto europeo è un termometro del Paese".  

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