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Luigi Di Maio in ginocchio da Grillo, richiesta disperata: "Me lo devi fermare". Retroscena: esplode il M5s

Giulio Bucchi
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In ginocchio da Beppe Grillo. Il capo del M5s Luigi Di Maio è andato a Villa Corallina, residenza estiva del fondatore dei 5 Stelle a Marina di Bibbona, con una richiesta precisa: fermare Roberto Fico. Il retroscena della Stampa delinea nell'ingombrante presidente della Camera, esponente dell'ala sinistra e più anti-Salvini del Movimento (e dunque spesso contro la linea del governo) il più grande ostacolo alla figura già traballante del leader. Leggi anche: "Il gregge di Di Maio è allo sbando". Senaldi: perché è un grosso pericolo per Salvini "Di Maio - spiega il quotidiano torinese - sa che Fico è legato a doppio filo con Grillo. I due si sentono spesso, le posizioni coincidono". Ed è per questo che a Grillo viene chiesta una intercessione: "In questo momento di difficoltà, mentre ci stiamo riorganizzando e il governo è in una fase delicata, Roberto deve essere propositivo - sarebbero state queste le parole di Di Maio -. Deve essere un valore aggiunto per il M5s, senza cercare sempre lo scontro con Salvini". Silenziare Fico significherebbe eliminare un controcampo devastante, il cui ultimo esempio è stata l'uscita del presidente di Montecitorio sulla Festa del 2 giugno dedicata "ai migranti e ai rom". Una frase che secondo Stefano Buffagni, sottosegretario e braccio destro di Di Maio, ha rappresentato peraltro il miglior spot possibile per la Lega.

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