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Matteo Salvini minaccia di querelare Luigi Di Maio: la resa dei conti tra vicepremier

Davide Locano
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Tutto parte da un audio pubblicato da fanpage.it. In un albergo a Terni, durante un' assemblea con trecento attivisti del M5S (la prima di una serie che dovrebbe portare alla riorganizzazione del Movimento), Luigi Di Maio non si tiene. Ce l' ha soprattutto con Alessandro Di Battista, del quale non ha digerito le critiche contenute nel suo ultimo libro: «Mi sono incazzato in questi giorni quando ho sentito questa frase: "burocrati dentro ai ministeri"». Ma ne ha anche per Matteo Salvini: «In campagna elettorale», dice rivolgendosi ai militanti, «molti di voi mi dicevano: ma com' è che Salvini sta in ogni Comune e tu non ci sei mai? Poi abbiamo scoperto che usava gli aerei di Stato...». E conclude: «Questa roba qua non può essere il nostro modello di riferimento. Leggi anche: Salvini "ruba" il posto al ministero a Di Maio Cioè, se qualcuno pensa che noi dobbiamo cominciare a fare i voti con quella roba là, noi lì abbiamo ucciso il Movimento». Apriti cielo. Il Partito democratico coglie l' occasione per chiedere a Giuseppe Conte di intervenire in Parlamento a spiegare. «Viste le parole così nette di Di Maio, il governo e il presidente Conte hanno il dovere di riferire alle Camere e di fare chiarezza su ogni singolo utilizzo dei voli di Stato da parte del ministro Salvini e degli altri membri dell' esecutivo», dice Roberto Morassut, membro della segreteria nazionale dem. Matteo Salvini interviene in serata, con una nota assai laconica dell' ufficio stampa della Lega: «Voli di Stato. È già stato tutto certificato, i voli sono stati usati solo per impegni istituzionali, siamo pronti a querelare chiunque dica il contrario. Meno tempo si perde in chiacchiere, più tempo rimane per lavorare». Più infastidito che preoccupato dalla querelle sui suoi spostamenti, il ministro dell' Interno è concentrato sui temi dell' economia. La sua volontà, ribadita ieri, è chiudere la pratica-manovra economica in tempi brevissimi, scrivendola entro l' estate: «Non c' è tempo da perdere». Salvini ha annunciato che incontrerà i sindacati per parlarne anche con loro. «Entro luglio inviterò i sindacati al Viminale, con altri rappresentanti del lavoro, del commercio, dell' impresa e dell' agricoltura per confrontarci e ragionare insieme sulla prossima manovra economica», ha detto. «Sono sicuro che in un anno questo governo abbia fatto di più rispetto ai governi di sinistra che ci hanno preceduto per lavoratori e precari. Con la flat tax per famiglie, lavoratori e imprese faremo ancora di più». Al segretario della Cgil Maurizio Landini, assai critico nei confronti del progetto leghista di autonomia differenziata, riserva però anche una nota polemica: «Manderò a Landini, che evidentemente non la conosce, una copia della proposta sull' autonomia che finalmente porterà merito e responsabilità anche ai politici del Sud». (A.G.)

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