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Giuseppe Conte, lo sfogo dopo il voto su Open Arms: "Non temo i giochetti di Renzi, ma la tenuta del rapporto con il Paese"

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E quando pensava di aver visto tutto da Matteo Renzi, Giuseppe Conte si sbagliava. Mai e poi mai il premier avrebbe pensato che il leader di Italia Viva sarebbe andato incontro a Matteo Salvini sul caso Open Arms. I renziani infatti hanno disertato il voto della giunta per l'immunità, concedendo un assist al leader della Lega che ha ottenuto un "no" al rinvio a giudizio. "La verità - si è sfogato l'inquilino di Palazzo Chigi secondo quanto riportato da Repubblica - è che per Renzi il merito non conta, usa sempre lo stesso metodo. Ma con me i giochetti e i ricatti non funzionano". Conte infatti sembra non caderci, per lui il fu rottamatore non avrà mai il coraggio di staccare la spina a questo governo, che peraltro ha contribuito a creare.

 

 

Piuttosto - scrive il quotidiano di Maurizio Molinari -, teme settembre. La crisi economica. Troppi dossier bloccati, l'incapacità di gestirli con la stessa fluidità di qualche tempo fa. "Il rischio è la tenuta del rapporto con il Paese. Se le misure economiche non funzionano, è un problema". Non solo, perché c'è un altro grosso timore dietro l'angolo: a settembre la finestra elettorale sarà chiusa, e per chi non vola nei sondaggi è meglio non rischiare le urne. Ed è proprio questo quello che Conte vuole evitare, soprattutto con un Movimento 5 Stelle sempre pronto ad aprire il fuoco. Se Italia Viva si può sostituire con con Forza Italia, lo stesso non si può dire del M5s. Meglio evitare strappi, dunque.

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