Alessandro Di Battista, il 7-8 novembre la sfida al congresso M5s: sarà la "morte nera" di Giuseppe Conte e governo?

mercoledì 7 ottobre 2020
Alessandro Di Battista, il 7-8 novembre la sfida al congresso M5s: sarà la "morte nera" di Giuseppe Conte e governo?
2' di lettura

Per il M5s è arrivato il tanto atteso momento degli Stati Generali. Vito Crimi, capo politico ad interim, ha convocato il congresso il 7 e 8 novembre. Ma la vera resa dei conti sarà quella con Alessandro Di Battista che, con Davide Casaleggio, rappresenta l'ala ortodossa del M5S, quella ancorata alle origini, che predilige il sistema degli iscritti ed è contraria sia alle forme partitiche che all'alleanza con il Pd. Tant'è che Di Battista definì "morte nera" l'unione dei grillini con il partito di Nicola Zingaretti. A loro si contrappone l'ala governista, con Luigi Di Maio in testa, che invece è favorevole, per opportunità politica o per convinzione, alla creazione di un nuovo modello più vicino ai partiti, con alleanze sul territorio con il Pd e una struttura interna meno dipendente da Rousseau e dal voto degli iscritti.

 

 

L'aria che tira, Pietro Senaldi contro il M5s Giarrusso: "Questi sono dati, lei parla a caso". Il grillino sbrocca: che figuraccia

Pietro Senaldi e Dino Giarrusso hanno avuto uno scontro piuttosto acceso in diretta a L’aria che tira, la trasmiss...

 

Ma alla base dello scontro c'è soprattutto il terzo mandato. Di Battista e Casaleggio sono contrari alla fine del tetto del doppio mandato, magari perché vogliono che nulla cambi all'interno del Movimento, ma forse anche perché l'ex deputato non è toccato dal limite, visto che ha fatto un solo mandato, e il presidente di Rousseau potrebbe avere gruppi non fortificati e più controllabili. Di Maio, invece, vorrebbe smontare il tabù e concedere il terzo mandato a tutti. Molti lo pensano, anche se lui ha smentito. L'unico che non è ancora intervenuto nel dibattito è il fondatore del Movimento Beppe Grillo

Gli Stati generali di novembre possono essere visti come momento di svolta per i 5 Stelle, ma probabilmente non serviranno a sciogliere tutti i nodi e le spaccature che dividono i grillini, così come non placheranno l'astio con Davide Casaleggio. Sarà sicuramente più dura per il governo, invece, se ad avere la meglio alla fine sarà Alessandro Di Battista: come potrebbe sopravvivere l'esecutivo giallorosso di Giuseppe Conte se il capo del partito di maggioranza relativa considera gli alleati alla stregua di una malattia mortale?

ti potrebbero interessare

altri articoli di Politica