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Alessandro Di Battista contro il M5s: "Diffamato e denigrato, vertici genuflessi ai padroni"

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Nel giorno degli Stati Generali del M5s, disertati da Davide Casaleggio, piove il durissimo atto d'accusa di Alessandro Di Battista contro gli attuali vertici grillini. Parole pesantissime, che sanno di addio. O quasi. Il grillino urlatore passa all'attacco su Facebook: "Da quando sono uscito – per mia scelta – dal Parlamento hanno, costantemente, provato a denigrarmi. Mi hanno diffamato, hanno screditato il mio lavoro abituati evidentemente a ex-parlamentari che si fanno piazzare nelle partecipate di Stato. Hanno provato a irridere le posizioni politiche che io e migliaia di altre persone abbiamo preso e l'hanno fatto coloro che l'unica posizione che conoscono è la genuflessione davanti ai loro padroni - picchia durissimo -. Non ho fatto altro che fare proposte e denunce, ho parlato solo di temi, di identità. Ho fatto auto-critica, ho espresso le mie idee e ho lavorato, da attivista, a progetti che ritengo siano utili per affrontare il dramma occupazionale del post-covid", rimarca.

E ancora: "Credo nel Movimento, nei suoi valori, nella sua identità e sono convinto che prendere posizioni nette, dure, ribadire le nostre regole e rafforzare, con inflessibilità, la linea della pulizia etica delle Istituzioni sia il solo modo per dare futuro al Movimento e al Paese".

Eppure, aggiunge Di Battista: "Oggi mi viene chiesto a gran voce di entrare in un organo collegiale che non è stato ancora votato dagli iscritti. Perché? Perché forse le nostre idee non sono così minoritarie come qualcuno vorrebbe far credere. E allora si pubblichino i voti che ciascuno dei 30 delegati nazionali ha ottenuto. Perché è giusto conoscere il peso specifico delle idee di coloro che sono stati scelti e per smetterla una volta per tutte di definire dissidenti coloro che, su molti aspetti, hanno il solo torto di non aver cambiato opinione". Insomma, Di Battista si unisce all'appello di Casaleggio: pubblicare tutti i voti degli iscritti. Ma fanno rumore soprattutto le accuse. Che, come detto, sembrano il preludio a un inevitabile addio.

Di seguito, il post integrale di Di Battista:

 

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