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Crisi, Renato Brunetta: "Ci vuole solo mezza giornata", così il centrodestra può andare al governo

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Il Paese va messo in sicurezza. Renato Brunetta lo ha detto a chiare lettere in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, con il quale ha discusso della crisi di governo in atto. Ancora non si sa come andrà a finire, anche se l’ipotesi più quotata riguarda il rimpasto: il responsabile economico di Forza Italia, così come tutto il centrodestra, spera soltanto che questo teatrino indecente finisca presto, in un modo o nell’altro. Innanzitutto Brunetta ha smentito che dal partito di Silvio Berlusconi possano emergere “responsabili” decisivi per la permanenza di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi: “Nessun sostegno, una crisi di tale portata non si risolve con una manciata di senatori che votano in un modo o nell’altro. Abbiamo in mano il futuro del Paese e delle prossime generazioni, rischiamo di perdere l’ultimo treno che passa, dobbiamo volare alto”.

 

 

Ovviamente il riferimento è al Recovery Plan, che potrebbe essere messo in pericolo dalla crisi di governo: “Potrebbe rientrare? A me sembra che sia impossibile per chi si è spinto così avanti fare marcia indietro, si coprirebbe di ridicolo. Ma se anche fosse che per qualche poltrona riuscissero a rappattumare, serve comunque di più o rischiamo ogni giorno l’osso del collo”. Brunetta ha tirato in ballo anche Sergio Mattarella: “Sogno il capo dello Stato che dice ‘non mi permetto di fare questo al Paese’, e che manda il premier alle Camere con il piano per il Recovery e per le riforme necessarie. Lì Conte chiede al Parlamento di riscriverlo, arricchirlo, migliorando cercando su di esso una condivisione bipartisan”. Infine il responsabile economico di Fi non ha nascosto di aver pensato ad una Bicamerale: “Potrebbe essere varata in mezza giornata, con guida all’opposizione, sarebbe lo strumento migliore. Ma anche il Parlamento può fare un lavoro importante in uno-due mesi”. 

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