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L'aria che tira, Dino Giarrusso e il complotto nel complotto: "La targa di Ciampi? Per non parlare dell'imbarazzante generale Figliuolo"

 Dino Giarrusso

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Si parla della campagna vaccinale e della gestione della pandemia in diretta a L'aria che tira estate su La7 e Dino Giarrusso, del Movimento 5 stelle, nostalgico del duo Giuseppe Conte-Domenico Arcuri, è durissimo con il presidente del Consiglio e con il generale Francesco Paolo Figliuolo: "Non c'è nessuna continuità (tra il governo Conte due e quello di Draghi, ndr) a parte Il Pnrr di Draghi che è praticamente identico a quello di Conte", sbotta il pentastellato. "Mentre il cambio alla guida di chi gestisce l'emergenza pandemia segna un netto peggioramento", attacca ancora Giarrusso. 

 

 

"Sono imbarazzato per il Generale Figliuolo, ha fatto un atto grave, molto grave", prosegue il deputato del Movimento 5 stelle, "e mi manda al manicomio che una settimana fa tutti parlavano per ore del fatto che uno scalpellino si era dimenticato una G nel nome di Carlo Azeglio Ciampi e hanno dato addosso a Virginia Raggi per questa cretinata". Insomma, siamo al complotto nel complotto. Breve sintesi: per l'errore sulla taglia di Ciampi, nel M5s qualcuno parlò di "complotto" per screditare la sindaca. Giarrusso, invece, va oltre: il complotto sarebbe stato anche quello di parlare della targa per non parlare dei presunti errori di Figliuolo nella campagna vaccinale. Insomma, giudicate voi.

E ancora, grave per il grillino Giarrusso, è che "abbiamo un generale che dice un giorno che determinati vaccini si possono dare sotto i 60 anni e poi no. Chi è il responsabile? Mi pare che si chiami Mario Draghi", attacca ancora. 

 

 

Infine, sottolinea il pentastellato riferendosi alle polemiche sul vaccino AstraZeneca dopo la morte di Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni deceduta dopo la prima dose, e rispetto ai no vax che ormai cavalcano questa triste vicenda per rafforzare le loro tesi: "Fare dei vaccini sbagliati cambia la vita". E cambia la vita anche "dire una cosa e dire dopo dieci giorni il contrario", conclude riferendosi al generale Figliuolo. "Cambia la fiducia delle persone". Ma forse la responsabilità, sempre che ci sia, non andrebbe attribuita a Figliuolo che gestisce la parte logistica della campagna vaccinale ma il ministero della Salute guidato da Roberto Speranza.

 

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