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Giancarlo Giorgetti, il retroscena: "Un comitato per le liste". Lega, una mossa contro Salvini?

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È una Lega tormentata quella di questi giorni. Il suo leader, Matteo Salvini, è al centro di continue polemiche sia dentro che fuori il partito. Non bastavano infatti le critiche alla proposta di volare a Mosca con l'obiettivo di porre la parola "fine" alla guerra in Ucraina. Ecco che ora si aggiungono strani movimenti all'interno dello stesso Carroccio. "Il primo spauracchio - spiega Il Foglio - si chiama Giancarlo Giorgetti". È stato lui a rompere il silenzio sull'aria che si respira intorno al segretario leghista: "La situazione del mio partito è quella che decideranno gli elettori perché sono proprio gli elettori in democrazia che decidono se siamo bravi o no. Ovviamente noi pensiamo di essere i più bravi del mondo ma sono gli elettori che decidono".

 

 

Parole che farebbero pensare, almeno secondo il quotidiano di Claudio Cerasa, a "una messa in mora per Salvini". In sostanza, la prova del nove per l'ex ministro saranno le prossime elezioni politiche. In base ai risultati portati a casa, ci sarà la resa dei conti interna. Addirittura c'è chi è pronto a scommettere che al momento di scegliere eventuali nomi, verrà creato una sorta di "comitato di garanti intorno a Salvini". A decidere sarà lui, ma supportato da Giorgetti e dai governatori come Luca Zaia, Massimiliano Fedriga e Attilio Fontana.

 

 

Non più lontano di mesi fa, Giorgetti si collegò alla grande iniziativa di Salvini dello scorso 14 maggio, perché impegnato nella presentazione del libro "In lacubus territorij nostri" dedicato ai coregoni. Il giorno prima, però, aveva trovato il modo di essere presente all'iniziativa di Mara Carfagna a Sorrento, e ancora prima aveva detto di sì a quella di Carlo Calenda. Un caso? Per Il Foglio si tratta di nomi "che suscitano in Salvini l'idea di grande centro e l'impressione che il suo vice gli voglia 'sbeccare la leadership'". 

 

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