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Matteo Salvini, "chi prende il suo posto se va sotto al 15%": Lega, indiscrezioni-terremoto

 Matteo Salvini

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Il malumore cresce nella Lega. E il dito è puntato contro Matteo Salvini, "l’uomo che riempiva le piazze adesso le svuota o le raffredda. Da trascinatore a zavorra, da 'capitano' ad 'aggiunto'. Un leader depotenziato fino a gettare un’ombra di sostenibile imbarazzo tra gli elettori che, prima, sapeva incantare e portare dove voleva lui". Così, La Repubblica, in un retroscena, descrive impietosamente il leader della Lega che ieri è stato ospite del governatore del Veneto Luca Zaia a Belluno. Il quotidiano parla di una "insofferenza altissima" nella Lega nei suoi confronti. Tanto che ci sarebbe, secondo fonti interne al partito, anche una sorta di "dead line": una soglia, alle prossime politiche, sotto la quale Matteo Salvini verrebbe silurato. Insomma, se "andasse sotto il 15 per cento per il leader della Lega sarebbe la fine".

 

 

A quel punto, secondo La Repubblica, al suo posto, spinto dall'ala governasti del partito, potrebbe andare Massimiliano Fedriga, che non a caso da alcune settimane è sparito dalla scena. "È lui il convitato di pietra a Belluno. Oltre alle gaffe di Matteo c’è anche un tema di stile. Gli stessi governisti di rito giorgettiano ricordano, a proposito, i consigli del vecchio Bossi, che ai suoi parlamentari chiedeva di non lasciarsi 'contagiare' da Roma". 

 

 

Anche su Antonio Capuano, ex deputato di Forza Italia che avrebbe aiutato Salvini a organizzare il viaggio a Mosca poi saltato, Zaia dice: "Mai visto e mai sentito. Ho dovuto andare su Internet per capire chi era". Una storia quella della trasferta in Russia che ha innervosito non solo Palazzo Chigi, ma anche e soprattutto la Lega. 

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