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Pd, lo scandalo: il partito porta in ferie a Malta parenti e amici

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Francesco Storace
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Una storia millenaria, un vino dei migliori, un nome di cui essere orgogliosi: ma Montefiascone vede la sua fama sciupata da un'amministrazione che definire allegra è un eufemismo.

La compagna sindaca Giulia De Santis si è fatta infilzare da quattro consiglieri dell'opposizione (Andrea Danti, Orietta Celeste, Maria Cristina Ranaldi e Massimo Ceccarelli) per una gita fuori porta abbastanza stravagante. Pochi spicci, per carità, 7.500 euro provenienti da un progetto europeo con cui ci si gemella dal 2017 con la città maltese di Ta' Sannat. E come accade in questi casi, gemellaggio fa sempre rima con viaggio.

 

Tra aprile e maggio - con il tempo di una cartolina ricordo via social mandata dal sindaco Giulia De Santis ai suoi concittadini per la festa del Lavoro - un vasto nugolo di rappresentanti di Montefiascone è stato avvistato proprio a Malta. Chi erano? Tra i 45 membri della delegazione mica c'erano tour operator, ristoratori, albergatori, eccellenze del comune e/o persone che si occupano comunque di turismo. Macchè, politici- rossi- e parentado.

E si fanno mettere ferocemente alla berlina dagli oppositori. «Il sindaco ha portato a Malta il fratello e la sorella. E ancora: il vicesindaco Rosita Cicoria ed il compagno. L'assessore Luciano Cimariello e la moglie. Il padre e la madre dell'assessore Giulia Moscetti. Il figlio dell'assessore Angelo Merlo». Mica sono finiti. A Malta pure «il presidente del Consiglio comunale Carla Mancini, il marito, la sorella e il cognato. E ancora: il consigliere comunale di maggioranza Marco Frallicciardi, la sorella ed il padre, quest' ultimo anche Segretario del Pd di Montefiascone». E non poteva mancare il consigliere comunale di maggioranza Giorgio Cacalloro con consorte.

 

Ma non erano soli, che si sarebbero annoiati. Con loro - che non citiamo per rispetto della privacy di chi non pare avere incarichi politici meritevoli di menzione - candidati non eletti della lista del sindaco, rappresentanti di lista della stessa, membri del direttivo Pd. Più un "avversario" che non si è però fatto votare... Peppone a Brisighella pareva più democratico quando nascondeva le magagne a don Camillo.

Chi ha pagato è la domanda principale. Perla De Santis è quasi lesa maestà e giura su un post di aver dato tutti gli atti ai consiglieri di opposizione. In realtà ad essere consegnata è stata solo la lista dei partecipanti. Poi zero documentazione.

Il che non vuol dire che il Comune abbia pagato. Lo si verificherà e per correttezza abbiamo chiesto proprio alla sindaca lumi sulle spese: «Sto andando ad un evento, ma i biglietti sono stati pagati singolarmente dai partecipanti e non dalle casse comunali». E dice che ci sono le "prove", che finora non ha fatto vedere a nessuno.
Le promette, ma ieri non si potevano vedere, mannaggia a quell'evento...

In effetti è molto stravagante la selezione dei partecipanti alla gita a Malta. Tutti amici e compagni, come se oltre diecimila cittadini di Montefiascone non fossero degni di essere informati dell'opportunità. Perché? Il consigliere Danti la vede in questa maniera: «I gemellaggi in genere funzionano così: il comune che ospita si occupa dell'alloggio, chi viaggia si paga il viaggio e viceversa. Quando i maltesi verranno a Montefiascone l'ospitalità la pagherà Montefiascone, il viaggio i maltesi». Quindi, tutt' al più quelli di Montefiascone (non si sa ancora se tutti), si sono pagati il viaggio: albergo, pranzi e cene a carico di chi? Il punto, spiega Danti, è però un altro e lo chiederà nei prossimi giorni al sindaco: 1. Il viaggio era istituzionale o privato? (Risposta ovvia). 2. Se il viaggio era istituzionale che criteri ha seguito il sindaco nella scelta dei partecipanti? Per la sindaca contavano tre fasce d'età per la partecipazione. Ma sul "chi" era ammesso, silenzio. Comprensibile imbarazzo. In effetti Amici Miei era solo un film. E non un'amministrazione comunale.

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