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Centrodestra, ecco chi c'è davvero nelle liste: i nomi in corsa

Elisa Calessi
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Sarà, forse, la parte più divertente di questa inedita campagna elettorale: i duelli. Sì perché al netto delle scelte sui listini del proporzionale, si stanno scegliendo anche i candidati dei collegi uninominali. Quelli che si batteranno l'uno contro l'altro. Una delle sfide che attirerà maggiore attenzione mediatica sarà quella di Milano centro, dove si confronteranno Silvio Berlusconi per il centrodestra e Matteo Renzi per Italia Viva e Azione. Da segnalare anche la sfida romana tra due personalità fino a pochi giorni fa compagni di militanza: Emma Bonino e Carlo Calenda. Un'altra casella che va riempita e su cui potrebbe venire schierato un big del centrodestra è il collegio del Senato di Bologna, sulla carta garantito al centrosinistra, dove sarà candidato Pier Ferdinando Casini. Così come quello, sempre al Senato, di Firenze dove Pd e alleati candidano Ilaria Cucchi. Anche qui il centrodestra medita di mettere in campo un nome forte.

 

 

Claudio Durigon, della Lega, dovrebbe essere candidato sia all'uninominale di Viterbo, sia come capolista al proporzionale per il Senato Lazio 2. Dovrebbe rientrare in lista, poi, anche l'ex magistrata Simonetta Matone. In un collegio uninominale del Lazio, alla Camera, sarà candidato Paolo Barelli, capogruppo uscente del partito azzurro. Per FdI correrà nelle circoscrizioni del Lazio il vice-presidente della Camera, Fabio Rampelli, che potrebbe andare, oltre al proporzionale, anche in un collegio uninominale del Lazio. E sempre qui sarà candidato il capogruppo Francesco Lollobrigida. Giorgia Meloni, invece, correrà nell'uninominale Latina uno, ma forse anche in un altro collegio romano.

I partiti del centrodestra avevano raggiunto a fine luglio un accordo sulla distribuzione dei collegi (98 a Fratelli d'Italia, 70 alla Lega, 42 a FI e 11 a Noi Moderati). Ora si tratta di rimpire le caselle di nomi. E i problemi non sono pochi. Forza Italia darà priorità agli uscenti, ma «andranno fatti dei sacrifici», ha ammesso Tajani, coordinatore del partito. Berlusconi dovrebbe essere capolista al Senato nel proporzionale in cinque circoscrizioni, oltre che candidato nell'uninominale a Monza. Tajani, invece, sarà candidato in diversi collegi (tra cui Lazio e Campania). Si sono tirati indietro, invece, Adriano Galliani e Flavio Briatore, il cui nome era circolato nelle ultime ore.

 

 

Si parte dagli uscenti anche nella Lega anche se verranno ascoltati i territori. Tra i volti nuovi che dovrebbero entrare nelle liste, ci sono il professor Giuseppe Valditara e il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe. Ci saranno, poi, esponenti delle Forze dell'Ordine, dei balneari e della sanità, imprenditori, sportivi ed editori. E dovrebbe candidarsi anche Umberto Bossi alla Camera. Giorgia Meloni non ha un problema di posti (avrà più seggi degli attuali). Semmai di portare in Parlamento una classe dirigente capace e competente. Circolano i nomi dell'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti, dell'ex magistrato Carlo Nordio, dell'ex ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata e dell'ex presidente del Senato di Fi, Marcello Pera.

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