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Enrico Letta, il siluro di Pittella: "Candidati scelti senza criterio, ma come si fa?"

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"La scelta dei candidati è stata fatta senza criterio. Senza né capo né coda. Senza rispettare i territori. Ma come si fa a calare dall'alto i nomi?": a scagliarsi contro Enrico Letta è stato l'ex dem Gianni Pittella, ora passato al Terzo Polo con Matteo Renzi e Carlo Calenda. Intervistato da Repubblica, l'ex esponente del Pd ha spiegato che "questo è un modo per allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica, com'è accaduto in tante parti d'Italia".

 

 

 

Pittella ha denunciato anche un "atteggiamento ondivago" da parte dei dem, uno sbilanciamento - sbagliato a suo dire - verso il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, lo stesso "che snaturava la cultura e l'impianto riformista sui grandi temi". Alla base della sua decisione, infatti, ci sono proprio le posizioni prese dal Partito democratico su ambiente, giustizia e tematiche cruciali. 

 

 

 

Il senatore ha rivelato anche di avere scritto una lettera a Letta un anno fa: "Chiedevo una svolta riformista. E di dialogare con Renzi e Calenda: per me è l’area di riferimento. Invece è stata scelta un’altra strada". Infine, parlando di Calenda e Renzi, ha detto: "Voglio augurarmi che questo polo nascente possa rispecchiare le attese di tanti. Voglio sperare che possa raccogliere un’ansia diffusa di cambiamento dopo questo bipolarismo innaturale fra una sinistra radicale e una destra-tutta-destra, senza un centro: lì decidono solo Meloni e Salvini".

 

 

 

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