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Ong, Piantedosi smaschera la Francia: "Totalmente incomprensibile"

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L'Italia, e più nel dettaglio il governo, non le manda a dire. Neppure se a puntare il dito per la gestione degli sbarchi è quella Francia che rifiuta di accogliere i migranti. Ecco allora che agli attacchi risponde per le rime Matteo Piantedosi: "La reazione che la Francia sta avendo di fronte alla richiesta di dare accoglienza a 234 migranti - quando l'Italia ne ha accolti 90 mila solo quest’anno - è totalmente incomprensibile di fronte ai continui richiami alla solidarietà dovuta a queste persone. Ma dimostra anche quanto la postura delle altre nazioni di fronte all'immigrazione illegale sia ferma e determinata".

Il riferimento del ministro dell'Interno è alle sorti della Ocean Viking. La ong, dopo il "no" dell'Italia allo sbarco sarebbe dovuta andare in Francia. Risultato? Parigi ha tentennato salvo poi accettare ma "in via eccezionale". E non solo, perché il governo di Macron ha invitato "tutti gli altri partecipanti" al meccanismo di ricollocamento europeo dei migranti a sospendere l'accoglienza dei profughi che si trovano attualmente in Italia. Da qui la dura reazione di Piantedosi: "Quello che non capiamo è in ragione di cosa l'Italia dovrebbe accettare di buon grado qualcosa che gli altri non sono disposti ad accettare". E ancora: "In Italia - aggiunge Piantedosi - quest'anno sono sbarcate quasi 90.000 persone. Tredici paesi europei si sono impegnati a ricollocare complessivamente circa 8.000 persone, meno di un decimo. Finora ne sono state ricollocate in tutto 117 (lo 0,13% degli arrivati), di cui in Francia 38 (lo 0,04%). A fronte di questi ricollocamenti assolutamente insufficienti, si vuole imporre il principio che l'Italia sia l'unico approdo d'Europa possibile per gli immigrati illegali, determinando così un flusso di ingressi in notevole crescita in questi ultimi tre anni anni. La solidarietà europea viene sbandierata ma l'Italia ha affrontato finora questo problema da sola e il nostro sistema di accoglienza è in gravissima difficoltà".

A stretto giro dicono la loro anche Matteo Salvini e Antonio Tajani. Il leader della Lega, nonché attuale ministro delle Infrastrutture, conosce bene il Viminale e il problema immigrazione (fu ministro dell'Interno nel Conte 1) "Solidarietà europea...", commenta sui social con tanto di screenshot della notizia del blocco chiesto a tutti i Paesi europei dalla Francia. Non di diverso parere il ministro degli Esteri: "Credo che dalla Francia sia venuta una reazione sproporzionata". Insomma, il clima è tesissimo.

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