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Letizia Moratti, l'sms con cui Albertini la scarica: "Nemmeno per un istante"

Fabio Rubini
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È un momento difficile per Letizia Moratti, che al di la delle dichiarazioni di facciata inizia a capire di essersi infilata in un vicolo cieco. Lasciata la strada sicura del centrodestra, si è incamminata su quella precaria del centro tendente a sinistra. E la dura realtà conseguente a questa scelta inizia a palesarsi in tutta la sua crudezza. Intanto i sondaggi che - con la sola eccezione di quelli commissionati ad hoc da lei - dicono che non ci sono possibilità di contendere la vittoria a Fontana.

 

 

 

Poi ci sono le prime porte chiuse in faccia a quella che, come detto, appare una corsa a perdere. Il primo, clamoroso, è quello di Gabriele Albertini. L'ex sindaco di Milano che si era detto disponibile ad aiutare la Moratti, l'altro giorno l'ha scaricata tramite messaggini telefonici. Moratti, che lamentava l'assenza di Albertini all'evento delle Stelline, scrive: «Si sentiva la tua mancanza» e già che c'è chiede un consiglio: «mi farebbe tanto piacere che tu mi dicessi cosa pensi del mio discorso che ti giro».

 

 

 

Lapidaria la risposta di Albertini: «Non puoi pensare che io possa condividere, anche per un solo istante, qualche contiguità con Robledo». Alfredo Robledo è l'ex magistrato di Milano, vicinissimo alla Moratti (l'avrebbe voluto con sé in assessorato in Regione) , "nemico" giurato di Albertini. E non solo suo. Pare infatti che, sempre per lo stesso motivo, anche l'ex procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati abbia scaricato la lista della Moratti.

 

 

 

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