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Giuseppe Conte, il dossier in Europarlamento: "Non fidatevi di lui"

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Potrebbe essere un italiano a rompere le uova nel paniere di Giuseppe Conte a Strasburgo. Il "matrimonio" tra il Movimento 5 Stelle e il Gruppo Verde al Parlamento Europeo, uno scenario a cui l'ex premier sta lavorando da mesi, non s'ha da fare. Ne è convinto Angelo Bonelli che ha presentato, insieme alla collega co-portavoce di Europa Verde Eleonora Evi, un lungo dossier a sostegno del suo atteggiamento "fortemente contrario" all'ingresso del partito di Conte nella compagine parlamentare dei Greens.

 

 

 

"Il governo Conte ha inviato alla UE, nel gennaio del 2019, un piano clima ed energia che non rispettava gli obiettivi climatici sulla riduzione della CO2 e sul target di rinnovabili, perché prevedeva solo il 30% di energie rinnovabili entro il 2030 e una riduzione del 37% della CO2 - si legge nel dossier -. Nonostante ripetute sollecitazioni del mondo ambientalista, Conte non ha mai ritenuto di dover adeguare il piano agli obiettivi climatici. Ancora oggi questo piano non è stato modificato dal governo italiano". Ma non solo. Il documento presentato oggi dai Verdi affronta anche altri aspetti su cui il Movimento 5 Stelle non avrebbe mantenuto fede a uno spirito d'ispirazione ecologista, tradendo le promesse fatte in campagna elettorale: "L'Ilva di Taranto è il luogo più inquinato d'Europa, con una mortalità tra i bambini da 0 a 15 anni maggiore del 21% rispetto alla media della regione Puglia - è scritto nel dossier -. Con Conte al governo le garanzie ambientali sono venute meno e si è concluso il processo di vendita dell'industria alla multinazionale franco-indiana Arcelor Mittal, che non ha apportato alcuna modifica e miglioramento ambientale a Taranto". E ancora: "II Movimento 5 Stelle ha approvato una norma, contenuta in un Decreto-legge 'Genova' dell'ottobre del 2018 - prosegue il documento -, che permette di spargere su suoli agricoli dei fanghi industriali tossici contenenti elevati livelli di inquinanti, comprese la diossina e gli idrocarburi. Che sapore avranno le verdure alla diossina?".

 

 



Il Movimento 5 Stelle con Conte, ricorda ancora Bonelli, in questi anni ha cambiato posizionamenti politici più disparati. Ha governato insieme alla destra estrema di Salvini, si è reso protagonista dei decreti sicurezza contro i migranti, ha approvato un Piano clima che non ha nulla a che vedere con l'ambiente e anzi ha violato i limiti e i target sul clima, poi il condono edilizio su Ischia, e in politica estera la sua vicinanza a Putin, la sua richiesta di levare le sanzioni alla Russia sulla Crimea o la sua vicinanza a Bolsonaro - ha detto -. Ecco, noi diciamo attenzione e cautela perché come si è cambiato ieri, si può cambiare oggi e domani. Noi chiediamo che il gruppo respinga perché riteniamo non ci sia una condivisione valoriale".

 

 

 

 

Non si fa attendere la risposta di Conte, che a margine dell'incontro con il ministro per le Riforme Elisabetta Casellati ha osservato: "Non ho capito se Bonelli ha più a cuore le sfide ambientali o la difesa degli interessi di partito. Sono tantissimi anni che fa politica, il consenso che raccoglie è modesto, e io penso che lo spazio politico per la tutela dell'ambiente e la conservazione della biodiversità sia immenso. Pensare di poter rivendicare un monopolio mi sembra fuori luogo. Quindi tutta questa agitazione con accuse anche false non la capisco". Bolla come "sterile polemica politica, farcita di falsità e bugie, solamente per contrastare l'ingresso del Movimento 5 Stelle nel gruppo dei Verdi europei al Parlamento europeo" la delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento Europeo. Entrando più nel merito delle accuse mosse da Verdi Italiani, il gruppo europeo del Movimento 5 Stelle replica che "non è assolutamente vero che l'Unione europea abbia bocciato il Piano energia e clima del governo Conte. Il dossier dei Verdi analizza la bozza del 2019, mentre il testo definitivo presentato a Bruxelles nel 2020 fissava dei target addirittura superiori rispetto a quelli stabiliti dalla UE stessa". "Sull'ex Ilva l'accordo con la proprietà Mittal, raggiunto nel dicembre 2020, prevedeva ben 2 miliardi di euro di investimenti sul piano ambientale, una novità assoluta. A Ischia, come è noto, non c'è stato nessun condono e l'amnistia fiscale di cui parlano i Verdi italiani era una proposta della Lega che, proprio grazie all'intervento del Movimento 5 Stelle, non è mai entrata nel dl fiscale. Sulla politica estera - concludono - tutte le contestazioni offerte da Bonelli ed Evi sono imbarazzanti e pretestuose ed è assolutamente falso che il presidente Conte si sia schierato contro le sanzioni alla Russia".

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