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Meloni, "operazione cappotto". Sondaggi e piazza, filtrano voci pazzesche

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"Operazione cappotto". Iniziata, e con buone possibilità di andare in porto. Giorgia Meloni ha iniziato la volata elettorale per le amministrative con un infuocato comizio dal palco di Ancona, proprio dove poco meno di un anno fa aveva esordito nella scalata alle politiche di settembre e a Palazzo Chigi. Insieme a Matteo Salvini e Antonio Tajani, la Meloni ha ricominciato dalle Marche conquistate a sorpresa due anni e mezzo fa dopo 30 anni di ininterrotto governo di centrosinistra e non è solo scaramanzia.

 

 

 

L'obiettivo, anche simbolico, è infatti quello di spazzare via le opposizioni alle urne nuovamente, per rafforza il centrodestra anche in Parlamento dal punto di vista psicologico e d'immagine. Non a caso, proprio sulla contrapposizione con la sinistra più dura (a cui Elly Schlein potrebbe fare l'occhiolino per riavvicinarla anche solo estemporaneamente al Pd) la premier ha spinto nel suo intervento al comizio a sostegno del candidato sindaco del centrodestra ad Ancona Daniele Silvetti: "I ragazzi dei centri sociali che ci rincorrono per l'Italia ci ricordano che siamo dalla parte giusta, vuol dire che non ci siamo persi".

 

 

 

I sondaggi e le prove delle piazze indicano chiaramente che il centrodestra ha il vento in poppa. Il 14 e 15 maggio andranno al voto per le amministrative 6 milioni di italiani (il 28 e 29 giugno toccherà a Sicilia e Sardegna). In ballo ci sono 769 comuni, con 13 capoluoghi di provincia: oltre Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso, Vicenza.

 

 

 

Di questi, sette sono attualmente governati dal centrodestra e cinque dal centrosinistra (con Latina commissariata). L'ipotesi dell'en-plein della maggioranza di governo, considerando anche le difficoltà locali di Pd e Movimento 5 Stelle, non è affatto campata in aria.

 

 

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