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Elly Schlein, l'intervista-farsa di Repubblica. Alluvione? Toh, che caso

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Politica, Rai, economia, polemiche e anche alluvione. C'è questo e molto altro nell'intervista di Elly Schlein a Repubblica. Peccato però che un dettaglio balza subito all'occhio: il quotidiano di Maurizio Molinari si vede bene dal chiedere chiarimenti sulla tragedia che sta mettendo a dura prova l'Emilia Romagna. E pensare che a governare la Regione c'è niente di meno di Stefano Bonaccini, leader del Pd e suo avversario alle Primarie. Ma non solo, perché in queste ore il dem è finito nel mirino di Paolo Pileri. Per il professore di Pianificazione territoriale la norma tanto voluta da Bonaccini "per diminuire il consumo di suolo in realtà lo ha aumentato. Così è solo una presa in giro". 

 

 

Ma con l'ex vicepresidente dell'Emilia-Romagna davanti, Repubblica preferisce non infierire e limitarsi a chiedere: "Dopo questa ennesima alluvione, da parte della politica servono scelte più coraggiose?". E la risposta è servita: "Sì. Nell’immediato, per le zone colpite va bene la sospensione degli adempimenti fiscali, ma ci vorranno molte altre risorse, miliardi di euro. E serve una semplificazione per gli interventi. In prospettiva, è fondamentale un salto di qualità del sistema Paese. L’Italia non ha ancora fatto i conti con la sua fragilità. Si parla in questi mesi di modifiche al Pnrr, c’è chi dice che non potremo spendere tutte le risorse, ecco avrebbe senso mettere più fondi sulla prevenzione del dissesto idrogeologico. Poi diciamolo: possiamo migliorare la resilienza del territorio, ma è chiaro che questo è l’impatto della crisi climatica, su cui questo governo è totalmente indifferente. Quante volte gli ecologisti sono stati accusati di dipingere scenari apocalittici...purtroppo poi le cose accadono".

 

 

Poi si appella alla solita "unità". Definendo l'accaduto "un fenomeno devastante", la segretaria del Pd spiega che "non è il momento delle polemiche, ma dell’unità e della coesione nazionale. Noi, come Pd, sosteniamo la raccolta fondi dell’Emilia Romagna e con i nostri iscritti siamo a disposizione di Comuni e Protezione civile, se serve, anche come braccia per spalare il fango. Ma soprattutto siamo disponibili a lavorare col governo, per mettere in campo mezzi e risorse necessari per la messa in sicurezza dei territori, per ristori e indennizzi". Nessun mea culpa dunque. 

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