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Silvio Berlusconi, "me lo spiego solo così": le parole sconvolgenti su Marta Fascina

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"Sto meglio. È stata dura. Mi sono affidato, come in altri momenti difficili, all'aiuto del Cielo e alla professionalità dei medici". Silvio Berlusconi affida al Corriere della Sera la prima intervista dopo le dimissioni dall'ospedale San Raffaele. Il leader di Forza Italia ha trascorso 44 giorni ricoverato tra terapia intensiva e reparto ordinario, in cura per una grave forma di polmonite innestata nel quadro clinico della leucemia mielomonocitica cronica che gli era stata diagnosticata 2 anni fa. Accanto a lui, ogni giorno, la compagna Marta Fascina. "Ha superato sé stessa - sottolinea il Cav, nel passaggio più commovente dell'intervista -, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali, spiegabili solo con il grande amore che ci lega. Molte volte ho dovuto pregarla io di riposarsi e di prendersi cura di sé, ma non mi ha lasciato neanche per un minuto", prosegue. "I miei figli, mio fratello, i miei amici mi sono stati anch’essi molto vicini, ogni giorno. Nei momenti difficili l’amore di una famiglia è davvero la cosa più importante".

 

 

 

Un pensiero anche agli alleati di governo: "Giorgia Meloni e Matteo Salvini mi sono stati vicini come veri amici. Ho percepito anche questa volta l'amicizia e l'affetto sincero, a tratti addirittura commovente, di molte persone, anche sconosciute". Lo sguardo di Berlusconi è comunque incredibilmente già proiettato in avanti: "Per quanto riguarda il futuro abbiamo molte cose da fare e continuerò a farle, come sempre, alla guida di Forza Italia". Proseguirà, spiega, il "rinnovamento" del suo movimento, senza "rottamare nessuno", come continuerà l'impegno a "presidiare il centro": "Con il Pd sempre più spostato a sinistra e il tramonto del cosiddetto Terzo polo, che è morto prima ancora di nascere, lo spazio al centro si allarga e Forza Italia lo presidia con coerenza. Io continuerò naturalmente a esercitare appieno, come ho sempre fatto, le mie responsabilità di fondatore e di leader di Forza Italia". Ma senza rincorrere nessuno: "Renzi? Dice spesso cose giuste, ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in Parlamento".

 

 

 

 

Berlusconi guarda al futuro con ottimismo: "Sul piano dei consensi siamo stati penalizzati negli anni scorsi dagli effetti di una persecuzione giudiziaria nei miei confronti basata sul nulla e conclusa con una serie di assoluzioni, ma che ci ha gravemente danneggiato sul piano dell'immagine. Credo che gli italiani se ne stiano progressivamente rendendo conto e che torneranno a darci una larga fiducia".

 

 

 

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