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Salvini, scontro con l'Austria: "Porremo fine a questa vergogna"

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Le nuove "misure preparatorie" introdotte dal governo austriaco in Carinzia e nel Tirolo con l’aumento dei controlli alle frontiere, in considerazione dell’aumento dei flussi di migranti in Italia e in Europa, ha fatto infuriare il vicepremier Matteo Salvini. "I controlli alle frontiere possono essere aumentati in breve tempo", ha spiegato il ministero dell’Interno austriaco, "le misure preparatorie da parte delle direzioni provinciali di polizia della Carinzia e del Tirolo sono già state adottate, i controlli alle frontiere possono quindi essere avviati con poco tempo di anticipo, come già dimostrato lo scorso autunno per quanto riguarda la Repubblica Ceca e la Slovacchia". "Le misure - ha riferito - si concentrano sui controlli contro la mafia del traffico di essere umani, con la ricerca di veicoli utilizzati dai trafficanti".

"Siamo di fronte a un atto di violenza e di arroganza da parte del governo di un Paese membro dell’Ue a cui dobbiamo porre fine", tuona Salvini. "È semplicemente concorrenza sleale austriaca nei confronti degli imprenditori e autotrasportatori europei. Abbiamo deciso d’intesa con il governo e il presidente Meloni di presentare ricorso alla Corte di Giustizia europea contro uno Stato membro. Tali divieti unilaterali sono inaccettabili e insostenibili perché bloccano il principale asse di collegamento tra Nord e Sud Europa".

"Si tratta di un gesto forte, inusuale ma necessario. Gli uffici del mio ministero insieme a palazzo Chigi sta lavorando alla predisposizione del dossier. Non si può pontificare a spese dell’Italia, cercando accoglienza e integrazione a Lampedusa, blindando il confine del Brennero. Questo governo porrà fine a questa vergogna".

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