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Vincenzo De Luca, la lettera di Fitto che lo inchioda: "Regione inadempiente"

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È finita la pantomima del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Per attaccare il governo le ha provate tutte, ma ora è il ministro per gli Affari europei e il sud, Raffaele Fitto, lo ha smascherato davanti a tutti. Come spiega il ministro, la Regione “è inadempiente”. Questo perché fino a ora non erano stati trasmessi documenti indispensabili per sbloccare i fondi del Pnrr destinati ai Comuni campani. Sotto accusa quindi il governatore De Luca che “ha optato per toni propagandistici, non consoni al corretto confronto istituzionale, strumentalizzando il processo istruttorio dell’accordo, il cui iter invece è stato condiviso dalle altre regioni a prescindere dagli schieramenti politici”.

Fitto ha inviato una lettera a tutti i sindaci nel quale ricostruisce come sono andati realmente i fatti. Lo scorso 14 febbraio era andato in scena un faccia a faccia fra il ministro e alcuni rappresentati dei comuni in cui era stata espressa “preoccupazione circa una presunta inadempienza del Governo” per la mancanza di risorse. Indispensabile è infatti trovare i finanziamenti per portare a termine i progetti dei comuni non completati entro il termine del 31 dicembre 2023. 

Dopo questa prima interlocuzione, ecco che De Luca aveva deciso di organizzare la protesa davanti a Palazzo Chigi. “Gli stessi sindaci hanno manifestato a Roma contro il Governo affinché sbloccasse le risorse richieste. Tuttavia, l’erogazione delle risorse non poteva avvenire senza la previa acquisizione della lista completa degli interventi da finanziare. Lo stesso 16 febbraio, ho inviato una nota alla regione per sollecitare la trasmissione di tale documentazione. La regione era chiaramente inadempiente, e non il Governo. Dunque, la regione ha organizzato la manifestazione contro il Governo nella piena consapevolezza che gli stessi uffici regionali avevano omesso di inviare, a quella data, gli elementi documentali necessari a sbloccare le risorse per i comuni”.

Ecco quindi spiegato il motivo dei ritardi. Fitto quindi insiste nel chiarire bene le responsabilità: “Paradossalmente, sarebbe stato più opportuno che i sindaci, quel giorno, si fossero riuniti a Napoli per sollecitare la regione a inviare al Governo la documentazione necessaria”. Se la Regione si fosse mossa per tempo, gli accordi sarebbero stati siglati con largo anticipo: “Ciò forse avrebbe portato la Regione ad anticipare la trasmissione della lista degli interventi da finanziare, lista che invece è stata inviata solo ieri sera, consentendoci di iniziare l’istruttoria non prima di oggi. Confermo l’impegno del Governo a fare tutto il necessario per venire incontro alle esigenze dei territori, ed a procedere, anche in Campania come sta avvenendo con tutte le altre Regioni, alla definizione degli accordi per la coesione” conclude il ministro.
 

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