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Autonomia, Foti contro Bonaccini: "Tentativo patetico di nascondere la realtà"

Stefano Bonaccini

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"Fa sorridere il tentativo di arrampicarsi sugli specchi del presidente Bonaccini proteso a tentare di giustificare la sua doppia posizione (ieri favorevole, oggi contraria) sull'Autonomia differenziata": a dirlo Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. Che poi ha aggiunto: "Criticare come fa Bonaccini il possibile trasferimento alle Regioni di alcune funzioni previste dalla Costituzione - così modificata 23 anni fa con il voto determinante del suo schieramento politico, e non di altri - manifesta il patetico tentativo del presidente dell'Emilia-Romagna di nascondere la realtà dei fatti". 

Nelle scorse ore sono emerse delle dichiarazioni che il governatore dell'Emilia Romagna fece sull'autonomia nel 2022. Dichiarazioni molto diverse da quelle attuali sulla riforma appena diventata legge. "L’autonomia differenziata è una opportunità prevista dalla nostra Costituzione che noi vogliamo cogliere": aveva detto in passato. Oggi, però, a chi lo accusa di incoerenza, Bonaccini risponde definendo l'attuale riforma come "una colossale presa in giro della proposta che noi avevamo avanzato in Emilia-Romagna". Ieri in un tweet si è scagliato proprio contro Foti, che lo aveva attaccato per le sue precedenti dichiarazioni sull'autonomia: "Farò a Foti di FdI un disegno per spiegare la differenza tra ciò che proponeva l’Emilia-Romagna (condivisa con tutte le parti sociali e senza voti contrari in consiglio regionale) e l’autonomia di Calderoli e della destra: sbagliata, divisiva ed egoista che produrrà solo danni". 

Ma Foti oggi insiste: "Non a caso, è proprio in ragione e applicazione dell'articolo 117, comma 3, della Costituzione che l'Emilia-Romagna approvò nel 2017 il Piano energetico regionale a valere fino al 2030. Ma davvero Bonaccini pensa di riuscire a nascondere che l'Emilia-Romagna ebbe ad approvare uno dei 20 piani energetici regionali, oggetto del sua recente stupore?". E ancora: "Anche sulla politica scolastica Bonaccini ha le idee annebbiate: infatti, secondo la Costituzione e l'accordo preliminare siglato nel 2017 tra governo e regione Emilia-Romagna 'l'assetto ordinamentale statale dei percorsi di istruzione e delle relative dotazioni organiche rimane in capo allo Stato'. Quindi svanisce nel nulla l'altra accusa di Bonaccini secondo cui ci sarebbero 20 istruzioni diverse". 

Secondo Foti, il governatore ora eletto al Parlamento europeo sarebbe costretto a parlare così solo perché siede tra le fila dell'opposizione: "Nei fatti la demagogia non porta bene a Bonaccini costretto oggi, da parlamentare europeo, a sconfessare Bonaccini presidente della regione Emilia-Romagna, fautore ante litteram dell'Autonomia differenziata. Un po' come Elly Schlein che da vicepresidente di Bonaccini condivideva la politica dell'Autonomia differenziata perseguita dal presidente della Regione, Bonaccini, e che oggi, da segretaria del Pd, scende in piazza contro la stessa. Due partiti nella stessa commedia o due commedie nello stesso partito? Al migliore attore l'ardua sentenza".

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