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Generale Vannacci, archiviazione per le accuse di istigazione all'odio razziale

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Arriva la sentenza sul caso Vannacci. Il giudice delle indagini preliminari del tribunale militare di Roma, a scioglimento della riserva formulata ieri per le due denunce presentate in merito al libro "Il mondo al contrario" del generale Roberto Vannacci - oggi europarlamentare indipendente nelle file della Lega -, le ha archiviate con riferimento a tutti i fatti contestati fatta eccezione per una eventuale diffamazione militare relativa ad un soggetto menzionato nel testo, su cui è stata assegnata una indagine alla procura militare il termine. Un approfondimento che durerà almeno altri quattro mesi.

Sono invece stati esclusi i reati di istigazione all’odio razziale a disobbedire alle leggi o a commettere reati. "Prendiamo atto con soddisfazione della decisione del giudice e attendiamo l’esito delle ulteriori indagini disposte, nella convinzione che la parte del libro indicata non abbia contenuto diffamatorio, nemmeno per il militare individuato dall’ordinanza, che difatti non risulta aver mai sporto denuncia", commenta Giorgio Carta, avvocato dell’ufficiale.

 

 

Il procedimento era stato aperto in seguito a diverse denunce presentate, tra gli altri, dal Sindacato dei Militari e l’associazione Tripla Difesa. Intanto il generale, pochi giorni fa, ha preso "possesso" dello scranno di Strasburgo. Vannacci ha optato per essere eletto nel NordOvest, dove con 186.966 preferenze ha ottenuto il suo migliore risultato tra tutte le circoscrizioni elettorali.

 

 

 

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