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Open Arms, il video di Toninelli è una supercazzola: "Decreto firmato, solo uno", insulti a Salvini

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"I ministri Trenta e Toninelli e il premier Conte nell’agosto del 2019 ritennero di intervenire, i ministri non controfirmando il decreto interdittivo, anzi la ministra Trenta si era premurata per i minori. Essere alleati non significa essere correi". Con queste parole il pm che ha chiesto sei anni di reclusione per Matteo Salvini nel caso Open Arms ha di fatto tolto dal caso (e cancellato le eventuali responsabilità) dei ministri m5s nel governo gialloverde. Adesso quei ministri, dopo un imbarazzante silenzio tornano a parlare. La prima è stata la Trenta che si è detta "perplessa per la richiesta di sei anni di reclusione per Matteo Salvini. Sei anni devo dire che mi sembrano troppi, una pena eccessiva per un ministro che ha compiuto una attività nell’ambito del suo ruolo, anche se ritengo che sia andato oltre al mandato", ha detto interpellata dall'AdnKronos l'ex pentastellata.

Ma a scatenare i social è stato l'intervento di un breve video girato da Danilo Toninelli, un intervento che ha il sapore della supercazzola. "Si, voglio essere chiaro, il provvedimento di Salvini su Open Arms l'ho firmato. Ma il provevdimento è stato annullato dal Tar. Salvini è tornato da me per avere un'altra firma e io non ho firmato. Il suo errore è stato quello di non far fare un atto amministrativo di apertura porto. Ha voluto fare il bullo per avere i pieni poteri. Ma quado fai il bullo poi diventi pappamolla con poteri minimi". Le parole di Toninelli si commentano, di fatto, da sole. 
 

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