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Via Gradoli, polizia sgombera 32 immobili

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Identificate 40 persone, soprattutto stranieri e trans: eseguita ordinanza per motivi igienico-sanitari

domenico d'alessandro
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Sono 32 i locali sgomberati all'alba di giovedì in via Gradoli, a Roma. Nella strada, balzata agli onori delle cronache durante la vicenda che coinvolgeva l'ex governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo, la Polizia municipale sta svuotando gli appartamenti ai civici 65 e 69, colpiti da ordinanze di sgombero già nel 2008 per motivi igienico-sanitari. Almeno 40 persone sono state identificate: molti sono gli stranieri e i trans. Vivevano soprattutto nella struttura interrata di tre piani, sotto un edificio. I locali sono stati posti sotto sequestro preventivo. Secondo il delegato del sindaco alla Sicurezza, Giorgio Ciardi, i locali "non sono riconvertibili ad uso abitativo, pertanto verificheremo se l'iter amministrativo per il condono è stato regolare". L'operazione viene coordinata dal comandante dell'VIII Gruppo della Polizia municipale, Antonio Di Maggio. Oltre al caso Marrazzo, via Gradoli conquistò le prime pagine di tutti i quotidiani negli anni '70, quando venne scoperto un covo delle Brigate Rosse. Alemanno: "Locali invivibili" - Il sindaco di Roma Giorgio Alemanno ha espresso i propri complimenti alla Polizia municipale e inoltre ha affermato: "L'importante operazione di questa mattina in via Gradoli conferma l'impegno e l'attenzione di questa Amministrazione sui temi della sicurezza e della lotta al degrado, specie nelle zone più periferiche. Era impensabile che persone potessero vivere in appena 15 metri quadrati, senza i servizi necessari e in edifici non agibili".

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