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Marte, atterrata la sonda Insight della Nasa: terrore per 7 minuti, poi la prima foto

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Gino Coala
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La sonda InSight della Nasa ha inviato la sua prima fotografia, dopo essere atterrata sulla superficie di Marte a seguito di un viaggio di sette mesi. Dopo aver attraversato l'atmosfera del pianeto rosso, ha confermato la Nasa dalla base di controllo di Pasadena in California, la sonda ha trasmesso l'immagine nebbiosa, probabilmente a causa della polvere creata dall'atterraggio, ma in cui si vede l'orizzonte. L'immagine è stata diffusa su Twitter. Resta da capire il punto esatto in cui InSight si è posata. Poi la sonda dovrà dispiegare i grandi pannelli solari e depositare gli strumenti scientifici direttamente sul suolo di Marte. Leggi anche: Spazio, Insight sbarca su Marte grazie alla tecnologia italiana "L'arrivo della sonda della Nasa InSight - ha dichiarato il commissario straordinario dell'Agenzia Spaziale Italiana Piero Benvenuti - rappresenta un punto di sviluppo effettivo per tutta l'umanità. La ricerca scientifica e le conseguenti scoperte aprono infatti notevoli possibilità di conoscenza dell'Universo e della sua evoluzione. L'impegno italiano, anche grazie all'Agenzia Spaziale Italiana, in questa contesto è elevato e siamo in prima linea nell'esplorazione di Marte. Potremmo dire che non c'è sonda che studi Marte senza il contributo italiano. A bordo del lander di Insight è presente Larri, un microriflettore di ultima generazione sviluppato dall'Infn con il supporto dell'ASI, fornirà la posizione accurata del lander durante l'esplorazione di Marte. Non posso poi non ricordare il coinvolgimento della Sardegna Deep Space Antenna, la grande parabola sarda del radiotelescopio SRT, che ha ricevuto i dati e seguito le fasi di atterraggio di InSight. La sonda USA apre la strada alle due successive missioni marziane: ExoMars 2020, missione dell'ESA a guida italiana scientifica e industriale e quella sempre statunitense Mars2020. Entrambe porteranno sul suolo del pianeta rosso un rover. In particolare ExoMars studierà per la prima volta il sottosuolo marziano fino a 2 metri nella speranza di trovare tracce di una evoluzione biologica passata o presente. Tutto quel che riusciamo a scoprire del pianeta più simile alla Terra ha una valenza scientifica e filosofica di grande portata per tutti noi". 

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