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Metabolismo, stare seduti mezz'ora in meno al giorno? Conseguenze clamorose

giovedì 23 ottobre 2025
Metabolismo, stare seduti mezz'ora in meno al giorno? Conseguenze clamorose

2' di lettura

Un semplice e piccolo cambio di abitudini, quale trascorrere 30 minuti in più in posizione eretta ogni giorno, può migliorare significativamente la salute metabolica. È quanto emerge da una nuova ricerca condotta dal Turku PET Center e dall’UKK Institute for Health Promotion Research, pubblicata sulla rivista Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports

Lo studio, realizzato in Finlandia, ha coinvolto 64 adulti sedentari con fattori di rischio per diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari, mettendo in luce come piccoli accorgimenti quotidiani possano fare la differenza. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: al primo, definito “di intervento”, è stato chiesto di ridurre di un’ora al giorno il tempo trascorso seduti, incrementando attività leggere come stare in piedi o camminare senza intraprendere un vero e proprio allenamento strutturato. Il secondo gruppo, invece, ha mantenuto il proprio stile di vita sedentario. 

Per sei mesi, i ricercatori hanno monitorato i livelli di attività fisica e sedentarietà dei partecipanti utilizzando accelerometri, dispositivi in grado di registrare i movimenti. I risultati hanno mostrato che non tutti i partecipanti del gruppo di intervento hanno ridotto la sedentarietà allo stesso modo. Tuttavia, quelli che sono riusciti a diminuire il tempo sedentario di almeno 30 minuti al giorno hanno mostrato miglioramenti significativi nella flessibilità metabolica, ovvero la capacità del corpo di alternare tra grassi e carboidrati come fonti di energia. Questo aspetto è cruciale per la gestione del peso, le prestazioni fisiche e la salute metabolica complessiva. 

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Inoltre, i partecipanti che hanno aumentato il tempo trascorso in piedi hanno mostrato una maggiore capacità di bruciare grassi durante attività a bassa intensità. Gli autori dello studio spiegano: "Un corpo sano brucia più grassi a riposo, ma dopo i pasti e durante l'esercizio fisico ad alta intensità, la principale fonte di energia si sposta sui carboidrati. Se la flessibilità metabolica è compromessa, i livelli di glicemia (che misura gli zuccheri nel sangue, ndr) e lipidi (grassi) possono aumentare e, invece di essere utilizzati per la produzione di energia, possono essere destinati all'immagazzinamento".

I ricercatori sottolineano l’importanza di abitudini quotidiane semplici: "I nostri risultati suggeriscono in modo incoraggiante che ridurre la sedentarietà e aumentare anche l’attività fisica quotidiana leggera, ad esempio alzarsi in piedi per una telefonata o fare brevi passeggiate, può favorire la salute metabolica e potenzialmente aiutare a prevenire le malattie legate allo stile di vita nei gruppi a rischio", concludono i ricercatori finlandesi.

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