Caffè, ecco quando riduce il rischio-morte

domenica 22 giugno 2025
Caffè, ecco quando riduce il rischio-morte
2' di lettura

Ci possiamo fidare del caffè? Quali sono gli effetti della bevanda sul nostro corpo? Moltissimi iniziano la giornata con una tazza di caffè, spesso più per abitudine che per motivi legati alla salute. Tuttavia, numerose ricerche hanno suggerito una possibile associazione tra il consumo di caffè e una riduzione del rischio di mortalità. Un recente studio condotto dai ricercatori della Gerald J. and Dorothy R. Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University ha approfondito questa correlazione, mettendo in luce il ruolo che zuccheri e grassi saturi aggiunti possono giocare nel modificare tali effetti.

Pubblicata sulla rivista The Journal of Nutrition, l’analisi ha evidenziato che bere una o due tazze al giorno di caffè con caffeina è legato a un rischio più basso di mortalità generale e per malattie cardiovascolari. In particolare, è emerso che il caffè nero o quello con quantità contenute di zuccheri e grassi saturi è associato a un rischio di morte per tutte le cause inferiore del 14% rispetto a chi non beve caffè. Al contrario, questa associazione non si riscontra nei consumatori di caffè ad alto contenuto di zuccheri e grassi saturi.

Asparagi, dove volano i prezzi: le vendite crollano del 10%

Gli asparagi, uno dei simboli della primavera sulle tavole degli italiani, stanno diventando un prodotto di lusso fuori ...

"Il caffè è tra le bevande più consumate al mondo e, dato che quasi la metà degli adulti americani dichiara di berne almeno una tazza al giorno, è importante per noi sapere cosa potrebbe significare per la salute" – ha spiegato Fang Fang Zhang, autore senior dello studio e professore della Neely Family School presso la Friedman School –. I benefici del caffè per la salute potrebbero essere attribuibili ai suoi composti bioattivi, ma i nostri risultati suggeriscono che l'aggiunta di zucchero e grassi saturi potrebbe ridurre i benefici sulla mortalità".

L’oblio della cassoeula è la condanna della nostra identità

Il delitto è che la cassoeula si sta perdendo. Un delitto figlio dei tempi e del territorio. Nota per profani: l...

Per giungere a queste conclusioni, il team ha analizzato i dati raccolti attraverso nove cicli consecutivi del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), tra il 1999 e il 2018. I dati sono stati poi confrontati con le informazioni sui decessi fornite dal National Death Index.

Lo studio ha coinvolto un campione rappresentativo di circa 46mila adulti statunitensi di età pari o superiore a 20 anni, tutti sottoposti a un richiamo alimentare valido di 24 ore. I ricercatori hanno valutato il consumo di caffè distinguendo tra bevande con caffeina, decaffeinate e arricchite con zuccheri o grassi saturi, analizzando poi i tassi di mortalità per cause generali, tumori e patologie cardiovascolari.

ti potrebbero interessare

altri articoli di Alimentazione e benessere