Fedez querela Filippo Facci: vuole 100mila euro per l'Appunto su "Libero"
"Fedez, il rapper per bambine, mi ha fatto la querelina: vuole 100mila euro. Che duro in carta bollata: gli ho fatto la bua all'onore". Parole e musica del nostro Filippo Facci, che su Twitter annuncia la battaglia legale del rapper Fedez. Il "coso tatuato" (definizione di Maurizio Gasparri) affermò che le scritte con le bombolette spray erano molto meno gravi delle infiltrazioni mafiose all'esposizione, e lo fece proprio alla vigilia degli scontri in cui Milano fu devastata. E insomma, il maître à penser Fedez finì sul banco degli imputati, perché a detta di molti sembrava giustificare le violenze di nerovestiti e simili. Ma ancor prima delle violenze, nell'Appunto su Libero in edicola proprio il 1° maggio, fu Facci a "suonarle" al rapper, bollando le sue posizioni come "cazzate" e comunicando al mondo intero la voglia di "tirargli un paio di sberle". Ma Fedez, assai suscettibile, non ha gradito. E ha querelato, chiedendo la cifra monstre di 200mila euro (già, non 100mila, il doppio: la notizia è stata rettificata da Facci, sempre su Twitter). E sempre Facci, da par suo, dopo averlo ribattezzato Fedez "rapper per bambine", ha colpito ancora, con ironia, postando una versione del suo Appunto "censurata". Così, forse, Fedez non si arrabbia... Di seguito i tweet di Facci. Il primo, in cui annuncia la querela, e il secondo, in cui pubblica l'Appunto censurato. @Fedez, il rapper per bambine, mi ha fatto la querelina: vuole 100mila euro. Che duro in carta bollata: gli ho fatto la bua all'onore.— Filippo Facci (@FilippoFacci1) 12 Maggio 2015 Ehi @Fedez, chiedi alle tue amiche bambine se questa censura ti va bene: pic.twitter.com/z3XmhEl7W3— Filippo Facci (@FilippoFacci1) 12 Maggio 2015