Vittorio Sgarbi risponde a Celentano: "Perché sei il nulla, ignorante. Talmente poverino da..."
"Poverino. Anziano e orgogliosamente ignorante. Le persone consapevoli dicono fino all'ultimo giorno: Ancora imparo. Celentano è contento di essere ignorante, esalta il suo nipotino Di Maio, che sbaglia i congiuntivi e crede che Ravenna sia in Emilia dove, a insaputa di Celentano e di Di Maio, è sepolto Dante". Vittorio Sgarbi, sul Giornale, risponde al Molleggiato che lo aveva insultato: "Non gli dirò: capra!. Poverino Celentano: non ce la fa. Anche come profeta. Non appena, anziché farsi i cazzi suoi, mi annuncia, come una maledizione la tv per te rimarrà un lontano ricordo... nessuno più ti inviterà, io mi sveglio la mattina e, senza sapere delle polemiche di Celentano, vengo inviato da Giletti a parlarne". Leggi anche: "Demente, str***, mer***. Ecco che fine farai". Delirio di Celentano, insulti a Sgarbi E ancora, attacca Sgarbi: "Io non tramonto. Tu, soffocato dal danaro, vivi solo di retorica, hai perso l'anima, l'autonomia di giudizio. Ti confesserò che ammiro più Ornella Vanoni di te. Ornella mi ha chiamato e mi ha dato ragione, dicendo letteralmente: I ragazzi non vivono più di letteratura e di bellezza, vivono di immagini, ne vengono influenzati. Mostrare l' orrore della realtà genera orrore. È un contagio. Tu non sembri averlo capito. Non lo capisci. Formigli non è un eroe. Io sono felice di essere stronzo, come tu dici; ma lui è un conformista. Come te, come tanti, e non ha affatto rischiato la vita. Tu, avendo la memoria corta, hai dimenticato che io ho violato due embarghi nel 1998 e nel 2000. Io ho rischiato la vita, e non l' ho fatto per vantarmene. Ma contro la violenza degli americani".