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Brunetta contro la Rai: "I tg regionali sono di parte"

Renato Brunetta

Il capogruppo Pdl ha presentato un esposto all'Agcom: "La Rai pende, come la torre di Pisa"

Francesca Canelli
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Renato Brunetta contro la Rai. Il capogruppo del Pdl alla Camera attacca a testa bassa i telegiornali regionali Rai, colpevoli di scarso pluralismo a favore del centrosinistra, soprattutto in alcune regioni come l'Umbria. Al Foglio di Giuliano Ferrara, Brunetta spiega di aver presentato un esposto all'Agcom e un'interrogazione alla Commissione di vigilanza Rai in cui denuncia la costante "violazione del pluralismo" dei Tgr Rai. "La più grande testata giornalistica europea", come la definisce l'onorevole, ha un potere "immenso" e una leadership che va oltre i confini italiani. Un'informazione che "come la torre di Pisa pende, eccome se pende: a sinistra, sistematicamente", salvo che in "Veneto, Lombardia e un paio di altre regioni, dove la prevalenza elettorale di centrodestra è così lampante che non si può proprio evitare di essere equilibrati".  Secondo i dati i dati dell'Osservatorio di Pavia, la Toscana con il 76% al centrosinistra e l'11% al centrodestra sarebbe la prima "incriminata" di violazione, seguita a ruota dall'Umbria con il 69% contro il 22%, seguite dalle Marche. "Basta – dice Brunetta – è il tempo di finirla con l'appeasement. Non è questione di bega locale ma di resistenza all'occupazione delle coscienze, finanziata per di più dal nostro canone".

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