Grande Fratello Vip, ascolti: Mediaset raschia il fondo del reality
Grande Fratello, Isola dei Famosi, Temptation Island, sono tra i programmi di punta di Canale 5 che monopolizzano da tempo il palinsesto della rete ammiraglia di Mediaset. In alcuni casi (vedi Gf e Temptation Island) anche nella versione con in gara i vip. Ma i risultati spesso non sono stati all' altezza delle previsioni. Soprattutto il reality condotto da Ilary Blasy, con i «famosi» nascosti nella casa di Cinecittà, ha perso sistematicamente la battaglia degli ascolti ogni lunedì con I Bastardi di Pizzofalcone, la fiction poliziesca di Rai Uno. E se invece la versione non vip del Grande Fratello, condotto la scorsa primavera dalla D' Urso, non aveva deluso le aspettative dal punto di vista dei numeri, come neanche la versione vip di Temptation Island con il ritorno in conduzione di una specialista di reality, come Simona Ventura, sembra però essere la stessa formula ormai un po' consunta. Pronti al rilancio - Una idea, quella dei reality show, nata nei primi anni 2000 ma che continua ad essere la fucina dei palinsesti di tante trasmissioni televisive, non soltanto Mediaset. Ma l' idea dell' azienda di Berlusconi è ancora quella di puntare su questa formula ed di riproporre vecchi programmi, magari un un po' riammodernati. L' ultima notizia è di qualche giorno fa: il rilancio, nel 2019, di La pupa e il secchione. L' ultima volta lo show è stato trasmesso nel 2010 e ora ritorna, in versione aggiornata. Oltre, ad esserci le pupe e i secchioni, come nelle precedenti due edizioni, questa volta ci saranno anche «pupi» e «secchione», scelta che viene fatta per accontentare anche il pubblico femminile. Lo scrive il settimanale Spy che rivela che alla conduzione ci sarà Teo Mammuccari. Ancora da scegliere la sua partner. L' idea è quella di puntare ancora su qualcosa di vintage. Per approfondire leggi anche: Barbara d'Urso, incoronazione definitiva Ma come risponderà il pubblico che si ritroverà ancora con qualcosa di già visto piazzato in prima serata? Previsioni è sempre difficile farne, ma guardando anche in casa dei concorrenti, ci si potrebbe sbilanciare, visto che per esempio anche la Rai ha puntato sul rilancio di vecchi programmi e anche qui i risultati non sono stati poi così positivi. Per esempio il Rischiatutto di Fabio Fazio (diviso tra Rai Uno e Rai Tre) nel passaggio tra da una rete all' altra (tra la primavera e l' autunno del 2016) ha perso oltre la metà dei telespettatori (oltre 7 milioni e mezzo all' esordio) e quasi il 20% di share. E il Portobello riveduto e corretto di Antonella Clerici ha registrato al suo debutto (stasera su Rai Uno la seconda puntata) poco più di 4 milioni di telespettatori. Battuto sonoramente da Tú sí que vales di Maria De Filippi, programma che si inserisce invece nel filone del talent show. Insomma sia Rai che Mediaset spesso lavorano su trasmissioni già andate in onda o su format televisivi stranieri. Scarseggiano così le idee originali dei nostrani autori tv. Esperimento Rete4 - Qualcosa in casa del Biscione però si sta muovendo. Vedi per esempio il restyling compiuto su Rete 4. Esperimento che finora non sta però dando i frutti sperati. La rete è completamente cambiata: non è più quella legata e Fede e alla telenovelas sudamericane, ma neanche quella dei talk show politici che davano spazio alla rabbia della gente e che, secondo molti osservatori, ha facilitato il successo elettorale di Lega e grillini. La grande campagna acquisti (Porro, Giacobbo, Chiambretti, Greco e Palombelli) non ha ancora pagato in termini di share. L' unico che si è difeso è stato proprio l' ultimo schierato in campo: il Chiambretti di #CR4 - La repubblica delle donne, che mercoledì sera al debutto è stato visto da 974.000 spettatori e il 4.9% di share, meglio dei suoi colleghi. di Giampiero de Chiara