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Che tempo che fa, Fabio Fazio fa lo spot a Emmanuel Macron: ecco cosa gli ha domandato

Davide Locano
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Scusate l'italiano non consono, ma che c'azzecca Fabio Fazio con il presidente francese Emmanuel Macron, detto Zeus? Nulla, se non fosse che forse il conduttore di "Che tempo che fa" essendo un rinomato giornalista Piano, Fazio sarà rinomato ma giornalista fino a prova contraria non è, essendosi fatto cancellare nel 2016 dall' albo dei pubblicisti per prestare la sua faccia e il suo nome alla campagna pubblicitaria di Telecom Italia. Quindi che ci faceva all' Eliseo di fronte a Macron impettito, in quella foto che lo stesso Fazio ha pubblicato su Twitter? Lo dice lui stesso annunciando, e fugando ogni dubbio che nel frattempo avesse per caso preso pure il posto di Mattarella, che domenica, cioè domani, la sua trasmissione «ha l' onore di intervistare il presidente della Repubblica francese». A memoria noi ci rammentiamo di giornalisti italiani veri che senza timore reverenziale porgevano il microfono o la penna a capi di Stato e perfino tiranni, la Fallaci con l' Ayatollah Khomeini ad esempio, perfino Minà con Fidel Castro, ma mai ci saremmo aspettati che l' ex imitatore di Pronto Raffaella varcasse senza peraltro i titoli necessari le soglie dell' Eliseo per intervistare il più odiato dei presidenti d' Oltralpe. Leggi anche: Saviano da Fazio, scatta l'interrogazione parlamentare Ovviamente dai tempi di Raffaella Fazio ne ha fatta di strada e se adesso ospita Saviano un giorno sì e un giorno no, gli resterà pure un po' di spazio per il presidente della «democrazia millenaria». E poi da Saviano a Macron forse il passo è più breve di quanto non sembri, entrambi infatti sono nemici giurati del governo italiano in carica, entrambi forse concordano che l' Italia sia un Paese «vomitevole», come una volta il giovane Zeus fuori dalla grazia di Dio ebbe a definirlo. Anche Saviano in fondo osserva lo Stivale da un attico di Manhattan e l' impressione che ne ricava da quella levatura deve essere ben misera. L' Italia di Fazio invece è quella filtrata da un emolumento di 2,2 milioni di euro che la Rai-Radiotelevisione italiana gli elargisce a stagione per condurre la nota trasmissione in onda sul primo canale, il cui costo complessivo a stagione ammonta a qualcosa tipo 73 milioni di euro. Nella spesa totale deve essere rientrato anche il prezzo per la gita a Parigi con annessa intervista a Macron, ma questi sono particolari secondari ai quali siamo abituati. Piuttosto sarebbe interessante scoprire quali saranno le succulenti domande che il conduttore ardirà porgere a le president. Anzi, vista la foto già scattata e il commento apparso su Le Figaro, le domande per la verità sono già state poste e ciò che lascia trapelare il giornale francese ha ben poco di succulento: legami di amicizia tra Francia e Italia, in particolare della relazione personale di Macron con l' Italia e la sua cultura, Europa, migrazione, ambiente e sfide economiche e sociali. E Fazio lo incalzerà? A parte sicuri riferimenti ai gilet gialli e agli immigrati, cose nelle quali il conduttore va sul sicuro permettendo a Macron di sputare ancora sul nostro governo, gli chiederà mai della Libia, del ruolo della Francia nella situazione attuale del Paese devastato dopo l' intervento voluto da Parigi? Gli chiederà conto anche dell' Algeria e del suo presunto appoggio a Bouteflika, e dell' Africa delle ex colonie, del Franco CFA? Difficile, è più facile che Fazio gli dica che anche noi italiani saremmo ben contenti di avere il Franco Fca, e che magari per farci perdonare delle offese si prendano pure la Sardegna. Per scoprirlo ci toccherà attendere trepidanti fino a domani sera. Ma forse sarà meglio rimanere nell' incertezza, spegnere la tv e andare al bar. di Carlo Nicolato

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