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Rai 3, chi è Stefano Coletta e come ha rilanciato il canale che piaceva solo a sinistra: il suo segreto

Davide Locano
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Se è vero il famoso detto che tra i due litiganti il terzo gode, allora il direttore di Rai 3 Stefano Coletta sta una favola. Classe 1965, ho portato la terza rete della tv di Stato a livelli altissimi, sia per quanto riguarda i meri contenuti che per gli ascolti, ormai fondamentali per qualsiasi broadcaster; oltre ad essere in lizza per la prossima direzione di Rai 1, Coletta è apprezzato dagli ambienti di destra e sinistra per il suo basso profilo, per la professionalità, per aver svecchiato Rai 3 allontanandola da certi schermi di una parte politica, oltre ad essere un profondo conoscitore del prodotto televisivo, non poco in linea con l' amministratore delegato Fabrizio Salini. Leggi anche: La porta dei sogni, il nuovo programma di Mara Venier sulla Rai NUOVO SMALTO Stefano Coletta si è dimostrato un innovatore del palinsesto, aggiungendo perle importanti alla rete e dando nuovo smalto ai programmi storici; è sì un uomo di prodotto, ma anche di marketing, per cui sa bene come fare il proprio lavoro, non alzando mai i toni, rimanendo distante dai salotti come dalle polemiche, sia politiche che televisive. Se non l' impronta giornalistica e sociale, poco è rimasto della Rai 3 di Angelo Guglielmi e Sandro Curzi che, con merito o demerito, avviarono un nuovo modo di fare televisione. Fatto tesoro degli ultimi trent' anni, Coletta sta riuscendo nella difficile impresa di creare una terza tv di Stato 2.0, che guardi alla sinistra, ma che incuriosisca anche la destra, che sia rivolta ai giovani senza dimenticare il pubblico over. Della "vecchia Rai 3", resiste Enrico Ghezzi, con i suoi Blob e Cose mai viste, uno in access prime time e l' altro a notte fonda; ovviamente, il palinsesto di questa Rai 3 guarda avanti e, risultati alla mano, fa bene ad intraprendere questa strada. Al contrario del Direttore di Rai 2 Carlo Freccero, che sta collezionando un flop dietro l' altro, Stefano Coletta ha innovato la rete con prodotti intelligenti, pensati accuratamente, senza mai cadere nel banale e nel trash. Il suo tocco giovanile e innovatore si può riscontrare in programmi come Le Ragazze, Vox Populi, Photoshow, Rai Pipol; i programmi di lunga data hanno cambiato conduttore o sono stati affiancati da giovani leve, la linea editoriale è più morbida e vuole parlare ad un pubblico più ampio e non più di nicchia, i nuovi progetti guardano non sono al passato ma anche al presente, risultando attualissimi. EVOLUZIONE Insomma Rai 3 ha preso prepotentemente il posto di Rai 2 come canale di sperimentazione vera, di evoluzione di contenuti intelligenti, di linea editoriale per tutti; è chiaro che Coletta, perspicacemente, non si vuole abbassare al linea della targetizzazione dei canali, ma vuole parlare ad un pubblico più ampio possibile. Grazie a Stefano Coletta, con una media di share del 6,70% (oltre il 7% nell' ascolto medio quotidiano e quasi al 6% nel prime time), Rai 3 si piazza in terza posizione tra le reti più viste del panorama italiano; per quanto riguarda gli ascolti, la mattina con Agorà, il tardo pomeriggio con Geo e alcuni programmi di prima serata, quali ad esempio il già menzionato Le Ragazze e Chi l' ha visto? (del quale Coletta è stato storico supervisore), sono le punte di diamante della rete. di Stefano Bini

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