Sull'ultimo numero di Chi appare un lungo servizio fotografico sulle nozze di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi. Un'evento, a più riprese, all'insegna dello sfarzo, che il direttore del settimanale critica nell'editoriale. Signorini ricorda il matrimonio dello scorso anno di George Clooney e scrive che non era nulla in confronto al sì di Beatrice e Pierre. "I nostri due eroi hanno battuto impietosamente la concorrenza. Prima il matrimonio civile nel Principato di Monaco, poi la festa in costume vestiti da pastorelli dell’Arcadia, poi il matrimonio religioso alle Isole Borromee, poi il ricevimento alla Rocca d’Angera, poi il party anni '70 in piscina. Avranno finito?", si chiede il giornalista. "E poi, pure i radical chic devono divertirsi, mica possono pensare alla “gggente” pure il giorno del matrimonio". Secondo Signorini, però, la coppia un merito ce l'ha. "Uno solo, ma vale per tutti. L’aver riportato la nobiltà, o almeno i privilegi che ruotano intorno a essa, ai suoi antichi splendori. Mentre Letizia di Spagna visitava l’Expo di Milano con 40 gradi e un vestitino visibilmente riciclato; mentre Kate Middleton, moglie del futuro re d’Inghilterra, ricicla e accorcia i suoi abiti che è un piacere; mentre il plurimiliardario Bill Gates vola in ciabatte Adidas con Ryanair (compagnia aerea low cost); mentre Michelle Obama invoca la sobrietà perfino tra i fornelli, ecco invece Bea e Pierre cambiarsi d’abito a ogni ora del giorno e della notte, alternare con nonchalance un Valentino a un Armani, per poi ritornare a un vintage di Chanel, il tutto tra fiumi di champagne rigorosamente rosé. Neppure Grace Kelly, fresca dei trionfi di Hollywood, aveva sfoggiato tanto lusso".
