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Davide Scafa, lo “scugnizzo” che strizza l'occhio al cinema: ora la serie in Rai, "ansioso per l'uscita"

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Francesco Fredella
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Napoletano doc. “D’altronde dall’accento lo capite subito”, dice Davide Scafa: attore classe ‘97’, che si avvicina al mondo del teatro e del cinema da piccolo. A 9 anni capisce che quella è la sua strada, la segue e passo dopo passo arrivano le prime soddisfazioni. Ora anche la radio (RTL102.5 e RTL10.5 Napulè, nel Digital space della prima radiovisione d’Italia, oltre a Radio Marte). Ma il pubblico non dimentica i suoi capelli ricci e la sigaretta in bocca nella fiction Rai “Mare fuori”. “Due ruoli in quelle produzioni mi riempiono di gioia”, racconta a Libero. Ora Scafa torna sul set, ma non si sbottona più di tanto. Ci dice: “Confermato per la seconda serie. Sono ansioso per l’uscita”. Poche parole, senza perdere il sorriso che lo contraddistingue.

 

 

 

La sua vita è rocambolesca, piena di emozioni: a cavallo tra ottimismo e piccole soddisfazioni (una dopo l’altra). “A quattordici anni il diploma presso l’accademia delle arti drammatiche di Napoli. Poi mi sono trasferito a Roma per approfondire gli studi nell’ambito cinematografico continuando a collezionare diverse esperienze tra cui : Gomorra Vr di Enrico Rosari , I Bastardi di Pizzofalcone 2 di Alessandro D’Alatri e Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio”, racconta. Non molla il teatro: da dodici anni fa parte della compagnia stabile del teatro Sannazaro di Napoli. 

 

 

 

“Vi dico che sono sul set per la seconda serie di We are fearless (in cui è protagonista)”, racconta. Il prossimo progetto per lui è diretto da Ginevra Barboni, ma è tutto ancora riservato. “Il mio obiettivo è quello di dimenticare il dolore della vita. Dimenticare il dolore, deridere il dolore, ridurlo. E ridere”, conclude Scafa rubando una frase a Jim Carrey.

 

 

 

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