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Gianfranco D'Angelo, il dolore segreto: "Lino Banfi sgomitava, ci rimase male". Rivelazione pesantissima

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"Gianfranco D'Angelo ci ha sofferto molto". È Alvaro Vitali a rivelare il dolore umano e professionale del grande attore comico e caratterista scomparso lo scorso 15 agosto, a 85 anni. Prima di diventare del Drive In di Antonio Ricci facendo coppia fissa con Ezio Greggio, D'Angelo è stato uno dei volti più noti e celebri della commedia all'italiana degli anni 70, un po' fracassona e pecoreccia e di enorme successo popolare. 

 

 

 



Insieme a lui, sul set, c'era spesso proprio Vitali, altro mattatore di quei film dai titoli ormai entrati nel mito. Intervistato dal settimanale Oggi a pochi giorni dalla scomparsa dell'amico, l'indimenticabile interprete di Pierino ha ricordato commosso gli scherzi che D’Angelo gli faceva subire e le sue battute sempre pronte, davanti e dietro la macchina da presa.

 

 

 



C'è spazio però per una rivelazione dolorosa, che getta una nuova luce sullo "spietato" mondo del grande schermo. "Dal 1975 al 1978 io e Gianfranco abbiamo girato 15 film: una catena di montaggio... Tra gli attori, sicuramente il più determinato a sgomitare ed emergere a tutti i costi era Lino Banfi. Tant’è che D’Angelo fu fatto fuori ed entrò Lino al suo posto accanto a me. Prima eravamo io e Gianfranco il tandem. Se ci rimase male? Molto, lasciò il cinema dicendo: 'Non mi merita' per dedicarsi al teatro". Prima del ritorno in grandissimo stile in televisione, dando via a un genere cult ancora oggi imitato da molti.

 

 

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